In Mongolia un ghiacciaio artificiale per combattere la calura estiva

Pubblicato il 17 Novembre 2011 - 19:07 OLTRE 6 MESI FA

ULAN BATOR – La Mongolia sta per lanciarsi in uno dei più imponenti esperimenti climatici della storia. La sua capitale, Ulan Bator, spenderà 460.000£ per installare finti ghiacciai che dovrebbero raffreddare e irrigare la città durante i mesi più caldi.

L’esperimento concerne la crescita artificiale dei “naleds”. Un naled è una spessa lastra di ghiaccio che può crescere al di sopra di un metro(anche fino a sette). La lastra si forma quando l’acqua da una sorgente o ruscello emerge e si blocca contro la parte superiore del ghiaccio precedentemente formatosi, durante l’inverno, sulla superficie di un fiume. Il ghiaccio che normalmente congela dall’alto verso il basso ha uno spessore massimo di un metro. Quando raggiunge quello spessore, l’acqua sottostante si isola dall’ulteriore processo di congelamento. I Naleds, invece, continueranno a crescere finché la pressione sarà sufficiente a spingere l’acqua verso l’alto.

A Ulan Bator, questo fenomeno è presente in natura sul fiume Tuul. Costruire una formazione di ghiaccio artificiale utilizzando il medesimo processo è possibile per i luoghi dove le estati sono molto calde e gli inverni molto freddi, con temperature che nell’arco di un paio di mesi passano da -5° a -20°C.

Con l’arrivo della bella stagione, le lastre enormi saranno trasportate in città dove contribuiranno a ridurre l’uso di condizionatori contro la calura, oltre a fornire irrigazione e acqua potabile con il loro lento scioglimento. Se la tecnica si rivela efficace, potrebbe essere attuata in qualsiasi clima con estati abbastanza calde e qualche mese sotto lo zero.