Le passerotte “racchie” cercano solo maschi poco “avvenenti”

Pubblicato il 26 Agosto 2010 - 16:06| Aggiornato il 27 Agosto 2010 OLTRE 6 MESI FA

Un esemplare di passerotto californiano

Bellezza e charme non sono l’assillo solo delle donne. Anche per le “passerotte” sono fondamentali. Ma le piccole uccelline che sanno di essere un po’ “racchie”, non peccando certo di superbia, nemmeno guardano i passeri più belli, si rivolgono subito a quelli che possono essere alla loro portata.  Quelle belle, con le piume lucide e dai colori candidi, “rimorchiano” di più in tempo di accoppiamento e vanno alla ricerca degli uccelli più belli. Mentre le “passerotte” un po’ più bruttarelle, secchette e spelacchiate, si accontentano dei passerotti meno “avvenenti”. Lo rivela uno studio condotto da Matteo Griggio dell’istituto Konrad Lorenz per l’Etologia di Vienna, pubblicato sulla rivista BMC Evolutionary Biology.

I passeri maschi più belli sono quelli che hanno un ‘tripudio’ di colore sulle penne del petto: più è grande il loro ‘cravattino’ colorato, più sono ambiti e più, quindi, risultano poi maschi dominanti, con un territorio più ampio a disposizione per la prole.

Gli esperti hanno studiato quasi 200 passeri e passerotte e hanno ‘reso più belli’ alcuni maschi, mettendo loro un cravattino colorato posticcio di diverse dimensioni. I ricercatori hanno visto così che le femmine più bruttine (più magroline e in peggiori condizioni di salute) non guardano neppure i maschi belli ma si rivolgono da subito a quelli ‘standard’, e con questi tendono ad accoppiarsi. Sembra dunque che, pur di non rischiare di non accoppiarsi, le passerotte più bruttine cerchino naturalmente il partner tra i maschi meno appariscenti e meno ambiti.