Perù. Moria di delfini sulle coste nord: 877 in 4 mesi

Pubblicato il 20 Aprile 2012 - 00:19 OLTRE 6 MESI FA

LIMA – Il Peru’ sta indagando sulla morte di 877 delfini trovati spiaggiati sulla costa pacifica settentrionale del Paese tra gennaio e aprile. Secondo il ministero dell’Ambiente all’origine dei decessi sarebbe un virus, ma secondo alcune organizzazioni ambientaliste i cetacei morti sarebbero circa tremila, vittime delle esplorazioni delle compagnie petrolifere.

”Fino ad ora quella del virus e’ l’ipotesi piu’ accreditata, e non e’ la prima volta che accade. Morti di massa di delfini a causa del morbillivirus si sono gia’ registrate in Peru’, Messico, e Stati Uniti”, ha spiegato il viceministro all’Ambiente, Gabriel Quijandría ad una radio locale.

”Stiamo attendendo i risultati delle analisi sui campioni prelevati”, ha aggiunto l’esponente di governo, che scarta l’ipotesi che i cetacei possano essere vittima di pescatori artigianali o per avvelenamento da contaminazione. Dall’inizio dell’anno sono almeno 877 i delfini (il 95% del tipo Tursiops truncatus, tra i piu’ diffusi) ritrovati morti sui 170 chilometri di spiagge delle regioni settentrionali di Lambayeque e Piura, secondo le statistiche del ministero.

L’organizzazione scientifica per la Conservazione degli animali acquatici (Orca) punta il dito contro le attivita’ di ricerca delle compagnie petrolifere. Ma il capo dell’Istituto del mare del Peru’ (Imarpe), German Vasquez, lo esclude, spiegando che i risultati delle analisi, che si stanno conducendo negli Usa, saranno disponibili tra quindici giorni.

Carlos Yaipen dell’Orca spiega infatti che ”le petroliere, per le loro esplorazioni, utilizzano diverse frequenze di onde acustiche che generano bolle invisibili ad occhio nudo, ma che colpiscono i cetacei e che possono provocarne la morte”. Secondo l’Orca inoltre i dati dei decessi andrebbero ben oltre gli 877 segnalati dal governo, e si attesterebbero su circa tremila unita’.