BARI – Allarme alga tossica in Puglia: si chiama Ostreopsis ovata ed è un organismo microscopico che vive nei fondali in grado di procurare seri fastidi alla salute. L’Arpa, Agenzia regionale per l’ambiente, ha rilevato una tardiva fioritura tra fine luglio e inizi di agosto che ha causato concentrazioni altissime sul litorale pugliese. Bollino rosso a Bari e in Salento. Sul sito dell’agenzia è disponibile anche una mappa interattiva per consultare le spiagge a rischio contagio.
In particolare è segnalata una allerta rossa nel tratto di costa di San Giorgio a Bari (centralina del lido Trullo) e Porto Badisco, nel comune di Otranto, in provincia di Lecce. Bollino giallo invece per Torre Columena, a Manduria, in provincia di Taranto. Segnalazioni di alghe anche se in quantità non preoccupante anche a Giovinazzo, sempre nel barese, a sud del Lido Lucciola; a Fasano, nella provincia di Brindisi; sulla spiaggia di San Cataldo a Lecce; a Ugento e Leporano.
Alga tossica, come riconoscerla
Ostreopsis ovata prolifera in presenza di fattori ambientali concomitanti come le alte temperature, l’alta pressione atmosferica, condizioni di irraggiamento favorevoli e mare calmo per un periodo di tempo superiore ai dieci giorni. L’alga vive nei fondali costieri di natura rocciosa ma quando sale in superficie può dare vita a colorazione anomala e talvolta chiazze schiumose biancastre e marroni.
Quali rischi per la salute
La sua tossina (la Palitossina simile) può provocare morie e sofferenze in alcuni organismi marini come stelle di mare, ricci, granchi e molluschi ma anche problemi agli esseri umani come riniti, faringiti, laringiti, bronchiti, febbre, dermatiti e congiuntiviti. I casi di malessere sono segnalati soprattutto dopo le mareggiate visto che favoriscono la formazione di aerosol marino, che può diffondere la tossina nell’aria. I sintomi tendono a svanire naturalmente e non portano conseguenze a lungo termine.