Rapporto Onu. Il riscaldamento globale accentuerà tutti i problemi del mondo

Pubblicato il 5 Novembre 2013 - 16:13 OLTRE 6 MESI FA

dryUSA, NEW YORK – Il riscaldamento globale causato dall’uomo accentuera’ i problemi del mondo, causando un aumento della poverta’, delle inondazioni, delle guerre e delle malattie. A dipingere un futuro piu’ violento e povero per il mondo e’ una bozza del rapporto dell’Intergovernmental Panel of Climate Change, l’organizzazione intergovernativa creata dall’Onu che si e’ aggiudicata il premio Nobel nel 2007 insieme ad Al Gore.

Le conseguenze del riscaldamento globale si faranno sentire soprattutto sui piu’ deboli, ma nessuno potra’ sfuggire: la crescita economica mondiale rallentera’ e il divario fra ricchi e poveri si accentuera’. Il rapporto, che sara’ ufficialmente pubblicato in marzo e che sara’ oggetto di revisione nei prossimi mesi, fotografa come il riscaldamento globale stia gia’ avendo effetti sullo stile della vita della popolazione e cerca di delineare quello che accadra’ in futuro, incluso un forte calo del reddito che peggiorera’ la piaga della poverta’, che sara’ esacerbata soprattutto nei paesi a medio e basso reddito.

”Nel 21mo secolo l’impatto del riscaldamento globale rallentera’ la crescita economica e la riduzione della poverta’ – si legge nel rapporto – erodendo la sicurezza alimentare”. L’aumento delle temperature ridurra’ infatti la produzione di granturco mettendo a rischio le forniture alimentari globali e facendo salire i prezzi in un momento in cui la richiesta di cibo e’ in aumento. L’aumento delle temperature causera’ un calo della produzione di granturco fino al 2% ogni dieci anni per il resto del secolo.

I rischi per l’agricoltura sono particolarmente elevati per i ”paesi tropicali, considerato anche il maggior tasso di poverta”, rileva il rapporto, in cui gli scienziati descrivono anche un mondo naturale in agitazione, con piante e animali che colonizzano nuove aree per cercare di fuggire all’aumento delle temperature, con il rischio di estinzione.

Il rapporto pero’ sottolinea come non sia ancora troppo tardi per ridurre le emissioni cosi’ da ridurre i futuri rischi del cambiamento climatico. E invita alla pazienza: a fronte di forti investimenti per limitare le emissioni nocive, i risultati non saranno immediati e probabilmente non saranno osservabili prima della fine del secolo.(ANSA).