Ricicla rifiuti: i più bravi a Ponte delle Alpi, in Veneto. Sud indietro ma…

Pubblicato il 10 Luglio 2012 - 15:50 OLTRE 6 MESI FA
(LaPresse)

BELLUNO – Gli italiani più bravi abitano a Ponte delle Alpi, in provincia di Belluno. Se tutti facessero come loro, spiega Legambiente, le parole “emergenza” e “rifiuti” non le leggeremmo mai accostate: perché le 9000 anime di Ponte delle Alpi “differenziano” e quindi rendono riciclabile  l’87,7 % di quello che buttano via. Il dato è del 2012 e migliora persino quello già ottimo, 86,4%, del 2011.

Così Ponte delle Alpi è il primo dei n1123 Comuni italiani premiati da Legambiente che anche quest’anno ha fatto la classifica dei comuni italiani più o meno bravi a riciclare. E la foto che esce fuori dal rapporto è quella di un’Italia divisa sostanzialmente in due: si differenzia tanto e bene al Nord. Lo si fa poco e male al centro e al Sud. Anche se non mancano eccezioni virtuose.

La Regione più premiata da Legambiente è il Veneto con 256 paesi che differenziano oltre la soglia ritenuta “sufficiente” del 65%. Nella classifica dei virtuosi segue il Friuli Venezia Giulia con 77 paesi premiati. Quindi il Trentino Alto Adige (105 riciclatori, 31,0%), la Lombardia (257 comuni su 1546, 16,6 %), il Piemonte (179 comuni, 14,8 %).  Al centro sud i paesi premiati sono solo il 5%. Bene le Marche che con 36 centri sufficienti si guadagnano il sesto posto in classifica generale.

Non benissimo, invece, le grandi città: Milano è stabile al 34%. La buona notizia, però, è che in autunno ripartirà la raccolta dell’organico. Torino, almeno nei quartieri dove si ritira la spazzatura porta a porta, la differenziata supera il 60%. Qualcosa di buono, a livello di sperimentazioni, si inizia a vedere anchea Napoli e Palermo. Per Legambiente, invece, la situazione disastrosa è a Roma, città definita “scandalosamente in emergenza pattume”.

Al sud, comunque, non mancano le eccezioni virtuose: è il caso di Salerno che differenzia il 68%. Bene anche Acerra,  in provincia di Napoli, che ha vinto il premio «Start up» per essere passato in un solo anno e mezzo dal 10% al 62%. Infine il caso di Tortorella (Salerno): paese di meno di 600 abitanti che ricicla più dell’84%.