Rifiuti: Napoli sempre più sporca, per le strade oltre 2000 tonnellate di “monnezza”

Pubblicato il 1 Novembre 2010 - 20:15 OLTRE 6 MESI FA

Non accenna a migliorare la situazione rifiuti a Napoli e la città continua ad offrire l’immagine deturpata delle ultime settimane, con strade sporche e vere e proprie mini discariche a cielo aperto anche in centro: per terra ci sono almeno 2.200 tonnellate di rifiuti, cumuli enormi che coprono interi tratti di marciapiede, con passanti costretti a inventarsi slalomisti. Le proteste in corso a Giugliano (Napoli), contro lo sversamento nel sito di Taverna del Re, stanno rallentando le operazioni di raccolta. E dunque l’immondizia in piu’ rispetto a ieri – quando in strada c’erano “solo” 1700 tonnellate – si deve allo scarso conferimento registrato nella notte tra sabato e domenica, con camion lasciati in attesa e costretti a tornare alla base carichi.

Numerosi i cumuli di rifiuti dati alle fiamme anche nella notte scorsa con super lavoro per i vigili del fuoco. Non va meglio nell’area flegrea e nel Vesuviano, dove non vengono risparmiati neanche beni monumentali, scavi archeologici, ristoranti e attività turistiche. E c’è pure chi, tra i residenti, ha pensato di appendere i sacchetti alle ringhiere delle villette per evitare l’assalto dei randagi. Una situazione insostenibile e al limite del collasso, alla quale deve aggiungersi l’ “uscita di scena” della Protezione Civile: dopo l’accordo tra Berlusconi e i sindaci vesuviani, dice il Dipartimento di Guido Bertolaso, ”il nostro ruolo e’ esaurito”.

Dunque se la vedano le autorità locali. Lo sa bene il presidente della Provincia di Napoli Luigi Cesaro, cui spetta la decisione sul riutilizzo dell’invaso di Cava Sari, a Terzigno, chiuso per consentire le analisi dell’Arpac. La sua riapertura sarebbe una boccata di ossigeno per la crisi. ”Bisogna fare presto, non ci sono dubbi – spiega Cesaro – da domani ogni giorno potrebbe essere quello buono. Ho già sentito diversi sindaci dell’area Vesuviana, tra stasera e domani ne sentirò altri. Con quelli con i quali ho parlato siamo d’accordo che la discarica va riaperta al più presto perchè siamo in presenza di un’emergenza sanitaria”.

Cesaro manda anche un messaggio alla popolazione di Giugliano, in rivolta per la riapertura di Taverna del Re. ”Era e rimane un sito di trasferenza – assicura – e dunque il suo utilizzo sarà temporaneo come dice l’ordinanza. Nel momento in cui Cava Sari riprenderà a funzionare a pieno regime potremo liberare Taverna del Re, penso anche prima del termine stabilito di 30 giorni”. Martedì ci sarà l’ultimo atto della gestione affidata alla Protezione Civile.

Guido Bertolaso sarà a Napoli per una serie di incontri tecnici con gli enti locali con l’obiettivo di definire “tutte le iniziative tecniche e operative utili per porre le istituzioni competenti nelle migliori condizioni possibili per riorganizzare e migliorare i piani di smaltimento dei rifiuti di competenza della Regione, della Provincia e del Comune di Napoli”.