Sant'Elena, un aeroporto mette a rischio isola di Napoleone

Pubblicato il 13 Giugno 2011 - 13:21 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Nell'isola che vide l'esilio di Napoleone, nuovi piani di sviluppo economico mettono a rischio l'ecosistema: i progetti sotto accusa – di cui parla The Guardian – riguardano Sant'Elena, dove si vuole costruire un aeroporto e di un hotel di lusso che secondo gli ambientalisti si tradurranno in un grave danno per lo straordinario patrimonio naturale dell'isola.

Sant'Elena, nel centro dell'Atlantico, è uno dei luoghi abitati del mondo più remoti: l'isola più vicina dista oltre mille chilometri. Un suo sviluppo turistico impone la costruzione di un aeroporto, così come è stato deciso dal governo di Londra l'anno scorso.

Ma la pista e gli edifici connessi sorgeranno in un'area vitale per molti animali rari e in particolare per quello che è il simbolo del'ecosistema isolano, il Chardrius sanctae helenae, un piccolo uccello che vive nelle zone erbose. A peggiorare le situazione, considerando che non esistono aree protette definite per legge, contribuirà poi il campo da golf che inevitabilmente accompagna il resort di lusso da costruire.

"Il sito proposto per l'aeroporto è incredibilmente importante per molti animali invertebrati: S. Elena è l'habitat di circa 400 specie uniche nel mondo- ha commentato Jamie Roberts, direttore uscente del St Helena's national trust – I piani di sviluppo sono partiti col piede sbagliato: hanno cominciato con l'idea di un grande aeroporto che ha portato a tutta una serie di conseguenze che, credo, alla fine distruggeranno l'isola".