Allarme siccità in Texas: laghi a secco, colpa dell’oscillazione artica

Pubblicato il 9 Gennaio 2012 - 12:32 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Il Texas ha raggiunto un livello di siccità record nel 2011. Il l lago Lavon sceso di 4 metri e oltre 500 milioni di alberi morti hanno portato il Texas a dichiarare lo stato d’emergenza. La colpa secondo gli esperti sarebbe del vortice artico, lo stesso vortice responsabile del gelo e dei venti record che in questi ultimi giorni ha investito l’Italia. Le regioni settentrionali dello stato americano sono le più colpite ed il consumo di acqua è stato razionato tra le aziende ed i consumatori. Chris Sanders, meteorologo del National Weather Service, ha spiegato: “Le condizioni moderate conseguenti a quanto avviene nell’Artico comportano il rischio di cambiamenti improvvisi, perché, se le oscillazioni nell’Artico diventano negative e si mischiano a fronti di bassa pressione e maggiori precipitazioni de La Nina, potremmo avere violente tempeste di neve in tempi stretti”.

La pioggia caduta nel 2011 è solo di 37,7 centimetri, il record più negativo dalla grave siccità del 1917 in cui caddero solo 38, 07 centimetri di pioggia. Denise Hicky, portavoce del distretto idrico del Texas del Nord, ha dichiarato: “E’ una situazione di grande difficoltà perché dobbiamo far condividere a consumatori e imprese la necessità di moderare i consumi per non ridurre le riserve”. Il servizio forestale del Texas ha invece invitato i cittadini di non toccare gli alberi: “non tagliarli ed abbatterli anche se vi sembrano morti. In alcuni casi il decesso potrebbe essere apparente e potrebbero tornare a diventare verdi in primavera”. Una misura per ridurre le perdite di alberi che sono stimate intorno al 10 per cento della flora texana decimata dalla siccità.