Smog: a Roma evitabili circa 1300 morti l’anno a causa dell’inquinamento

Pubblicato il 3 Marzo 2011 - 01:17 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Riducendo l’inquinamento da polveri ultrasottili nella sola città di Roma si eviterebbero ogni anno 1.278 morti. Il traffico delle grandi città “ruba” ai cittadini un anno di vita, e ne peggiora notevolmente lo stato di salute. Il nuovo allarme sugli effetti degli inquinanti che soffocano i centri urbani, prime tra tutti le polveri sottili, viene dallo studio europeo Aphekom, presentato a Parigi, che ha calcolato i possibili benefici che si potrebbero ottenere da una riduzione delle emissioni.

Il calcolo, condotto da 60 esperti in 12 paesi, ha ipotizzato uno scenario in cui il livello delle Pm2,5 scende a 10 microgrammi per metro cubo, quello cioè suggerito dalle linee guida dell’Organizzazione mondiale della sanità ma superato in quasi tutte le capitali europee compresa la nostra, dove la media e’ circa il doppio. Se si ottenesse questo risultato a Roma, spiega il Dipartimento di Epidemiologia del Servizio Sanitario della Regione Lazio che ha raccolto i dati, oltre a 1280 morti l’anno evitate ogni cittadino sopra i 30 anni guadagnerebbe circa un anno di vita, e si risparmierebbero sul lungo termine 2 miliardi di euro di costi sanitari.

A livello europeo, invece, il guadagno di anni di vita sarebbe quasi doppio, 22 mesi, e il risparmio di 31,5 miliardi di euro. Già uno sforzo più modesto, sottolinea la ricerca, con una riduzione delle polveri ultraosttili di 5 microgrammi per metro cubo, permetterebbe di evitare 594 morti l’anno e di guadagnare cinque mesi di vita. Le azioni da intraprendere, suggerisce lo studio, sono soprattutto sul traffico, che è responsabile della produzione di 2236 tonnellate di polveri sottili l’anno, mentre dal riscaldamento ne vengono 757 e dalle industrie 190.

“A Roma il 23% dei residenti vive a meno di 75 metri da una strada ad alto traffico – si legge nel rapporto finale – I risultati dello studio mostrano che l’11% dei casi di aggravamento di asma nei bambini, il 18% di problemi acuti negli anziani affetti da bronco pneumopatia cronico ostruttiva, e il 23% di problemi acuti negli anziani malati di malattie coronariche possano essere attribuiti al forte inquinamento nell’area di residenza”.

L’allarme sulle polveri segue di pochi giorni quello lanciato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, che ha esteso il problema anche alle città più piccole: secondo lo studio presentato nelle citta’ della pianura padana il numero di morti a causa dello smog potrebbe superare i 7.000 all’anno.