Stufe a legna sotto accusa: “Pericolo per salute e ambiente”

di redazione Blitz
Pubblicato il 29 Novembre 2016 - 05:00 OLTRE 6 MESI FA
Stufe a legno sotto accusa: "Pericolo per salute e ambiente"

Stufe a legno sotto accusa: “Pericolo per salute e ambiente”

LONDRA – Stufe a legna sotto accusa: potrebbero rappresentare un pericolo per l’ambiente e la salute. Nel Regno Unito per le famiglie sono uno status symbol: più di un milione di abitazioni ne ha una, ogni anno ne vengono istallate 175.000 nuove.

Utilizzata per riscaldare una stanza o l’intera casa, costano fino a 6.000 sterline. Stufe e caldaie a legna sono motivo di vanto, come il pc Apple, il frigorifero Smeg o la macchinetta da caffè Nespresso.

Ci sono anche sussidi governativi mirati ad allontanare dai combustili fossi “sporchi” in favore di quelli “puliti”, compreso il pellet di legno. Ma la verità è che, a dispetto delle credenziali ambientaliste, la mania del legno rappresenta un vero e proprio pericolo per l’ambiente e la salute, scrive il MailOnline.

Gli esperti in materia di qualità dell’aria affermano che le stufe contribuiscono alla spessa nube di smog che inghiotte le città e aumenta il rischio di cancro, malattie polmonari, attacchi di cuore, ictus e persino demenza. Ad aggravare il problema è l’abitudine di aprire il portello della stufa per ricreare l’effetto camino o riscaldare la stanza più rapidamente: in questo modo l’aria viene inondata da un mix letale di gas nocivi e particelle di fumo tossiche.

Il fumo della legna è un cocktail di gas e pericolose particelle microscopiche. Alcune particelle di fuliggine, chiamate PM2.5, sono 100 volte più piccole del diametro di un capello umano e possono arrivare in profondità nei polmoni. Sono così piccole che gli esperti ritengono possano essere in grado di passare attraverso i polmoni e dentro altri organi.

L’uso domestico delle stufe a legna è attualmente la più grande fonte di emissioni di PM2.5 del Regno Unito. Il fumo contiene anche inquinanti pericolosi come benzene, formaldeide, acroleina, ossidi di azoto e una classe di sostanze chimiche nocive chiamate IPA (Idrocarburi policiclici aromatici). In più, ogni combustione produce monossido di carbonio, il gas incolore, inodore, insapore.

Uno studio del Royal College of Physicians ha avvertito che l’inquinamento dell’aria esterna sta contribuendo a 40.000 morti all’anno. Ancora più preoccupante, i ricercatori hanno rivelato che più di nove su dieci inglesi vivono in aree con livelli di inquinamento superiori ai limiti di qualità dell’aria stabiliti dall’OMS, Organizzazione mondiale della sanità.

Parte del fascino delle stufe risiede nel fatto che si pensa siano ecologiche. A differenza del carbone, il legno combustibile riduce a zero le emissioni di emissioni di carbonio. Questo perché gli alberi assorbono l’anidride carbonica dei gas serra man mano che crescono. La legna bruciando rilascia nuovamente nell’aria il CO2 assorbito, il che significa che contribuisce parecchio al riscaldamento globale.

Non c’è dubbio che le moderne stufe a legna in casa siano molto meno inquinanti di altre forme tradizionali: producono il 90% in meno d’inquinamento e il 14% in meno di anidride carbonica e le nuove normative europee, mirano a rendere le emissioni delle stufe ancor più pulite.

La Stove Industry Alliance insiste che il portello della stufa deve “essere aperto solo per ricaricare” la stufa “in quel caso le emissioni sono basse”. Il rischio incendio è un altro problema. Le stufe a legna dovrebbero essere più sicure di una fiamma aperta, visto che sono protette da un vetro, ma istallarle nelle case fa impennare i costi dell’assicurazione.

Come ridurre l’inquinamento dentro e fuori casa? Gli scienziati, in Nuova Zelanda, hanno dimostrato che le emissioni di fumo della legna dipendono da come è acceso il fuoco, dalla qualità del legno e dal rifornimento quando è accesa la stufa.

Il fumo inizialmente è ancora più inquinante in quanto la legna non brucia efficacemente. Ci sono emissioni inquinanti anche quando la stufa è aperta e quando è ricaricata. Le stufe più vecchie sono suscettibili di essere più inquinanti, quelle sporche sono meno efficienti di quelle pulite. L’utilizzo della legna da ardere ben stagionata, opportunamente essiccata, riduce il fumo. Andrebbe evitato di sovraccaricare le stufe di legna, poiché privano d’aria il fuoco.

C’è comunque un lato ironico in tutto questo. Proprio come la spinta verso il gasolio sporco in nome della lotta al cambiamento climatico è risultata essere un disastro ambientale per quanto riguarda la qualità dell’aria, lo stesso è per il passaggio alla legna. Solo il tempo saprà dire quanto, esattamente, potrebbe essere grave in termini di salute.