Taranto, “tumore da sigarette e alcol, non da Ilva”. Enrico Bondi, rapporto-choc

di Redazione Blitz
Pubblicato il 14 Luglio 2013 - 14:17 OLTRE 6 MESI FA
Taranto, "tumore da sigarette e alcol, non da Ilva". Enrico Bondi, Rapporto-choc

Foto Ansa

TARANTO – I morti di cancro a Taranto? “Colpa delle sigarette e dell’alcol, non dell’Ilva“. Il rapporto di Enrico Bondi (commissario straordinario sull’Ilva) reciterebbe proprio così, secondo quanto riporta Francesco Casula su Il Fatto Quotidiano.

Ecco cosa è riportato sul Fatto:

L’Ilva non ha colpe, i fattori responsabili per le malattie e i decessi per tumore a Taranto sarebbero altri: “Fumo di tabacco e alcol, nonché difficoltà nell’accesso a cure mediche e programmi di screening”.

Bondi, inoltre, continua Casula,

ha allegato una perizia in cui si critica duramente lo studio Sentieri compiuto dal ministero della Salute e la valutazione del danno sanitario effettuato da Arpa Puglia che aveva spiegato che, anche con la piena attuazione delle misure previste nell’Aia (Autorizzazioni integrata ambientale), l’impatto degli inquinanti sulla popolazione non si sarebbe azzerata, ma solo dimezzata. “I dati di mortalità per tumori nello Studio Sentieri – si legge nel documento in possesso del Fatto – si riferiscono al periodo 2003-09. L’incidenza e la mortalità per tumori riflette esposizioni che risalgono a un lontano passato.

Bondi, spiega Casula, va anche all’attacco frontale con gli esperti dell’Arpa, rei, secondo il commissario, di aver falsato i risultati omettendo alcuni dati:

Ma l’attacco più duro è quello nel quale gli esperti accusano l’Arpa di aver prodotto un documento escludendo dall’elenco degli inquinanti il PM10 . Un’omissione cercata perchè “i dati di esposizione a questo inquinante sono sostanzialmente nella norma” e quindi “la scelta di concentrarsi su tre gruppi di cancerogeni (IPA, composti organici e metalli) offre piu garanzie di ottenere un risultato che attribuirebbe all’Ilva un certo numero di casi di tumore o di decessi”.