Termiti cinesi e calabrone killer giapponese: due nuove minacce dall’Asia

di Caterina Galloni
Pubblicato il 15 Maggio 2020 - 07:07 OLTRE 6 MESI FA
Insetti pericolosi. Termiti cinesi e calabrone killer giapponese: due nuove minacce dall'Asia

Termiti cinesi e calabrone killer giapponese: due nuove minacce dall’Asia (Foto d’archivio Ansa)

ROMA – Dall’Oriente arrivano due nuove minacce: le termiti cinesi e il calabrone killer del Giappone.

Per ora, l’allarme è circoscritto ai due paesi ma col cambio di stagione è indispensabile stare all’erta.

Il calabrone asiatico gigante o vespa mandarinia, noto come “calabrone giapponese” e “calabrone ammazza-yak”, è il più grande del mondo.

Gli esperti avvertono che attacca gli umani e può uccidere con una sola puntura del terribile pungiglione.

Parlando con WUSA, l’entomologo Samuel Ramsey ha spiegato: “Abbiamo lanciato l’allarme per mesi.

L’insetto ha le dimensioni un pollice, un pungiglione molto lungo, la mandibola è grande, arancione, con un dente nero e permette di masticare diversi tessuti”.

Ramsey ha aggiunto che il veleno del calabrone giapponese può distruggere le cellule umane e causare dolori lancinanti.

In Giappone, ogni anno muoiono circa 50 persone. Spiega Ramesy:”E’ un numero notevole poiché la maggior parte degli insetti che pungono e con cui entriamo in contatto normalmente iniettano una quantità decisamente minore di veleno”.

I calabroni asiatici giganti vengono regolarmente confusi con i calabroni asiatici, più piccoli e per l’uomo meno pericolosi.

Un portavoce della Defra ha dichiarato al Mirror Online:”In Europa non ci sono stati avvistamenti confermati di calabroni giganti asiatici e questa specie non deve essere confusa con il più comune calabrone asiatico che tuttavia crea danni alle colonie di api da miele”.

Ma se in Europa non ci sono stati avvistamenti del calabrone giapponese, a New Orleans è presente la temibile termite di Formosa.

“Le termiti una volta l’anno commettono un errore, quando si manifestano”, ha dichiarato Joe Martin, un comproprietario del franchising Terminix di New Orleans. “E’ il momento in cui siamo in grado di individuare dove sono e forse da dove vengono”.

Martin consiglia di fare un’attenta ricerca intorno alle fondamenta della casa per scoprire i tunnel di fango che forniscono un passaggio sicuro dai nidi a terra alle pareti.

Le termiti mangiano qualsiasi struttura legnosa e se non è diagnosticata in tempo, un’infestazione può provocare danni così gravi da causare crolli di travi, di solai e il cedimento di pavimenti.

La prima colonia significativa di termiti di Formosa è comparsa ad aprile, al crepuscolo con le giuste condizioni: alta umidità e assenza di vento.

La termite di Formosa – il nome scientifico è Coptotermes formosanus – in realtà proviene dalla Cina continentale. Ha invaso l’area di New Orleans e altre località costiere negli Stati Uniti subito dopo la seconda guerra mondiale, si è “trasferita” in casse di legno con l’equipaggiamento militare.

A differenza delle termiti che nidificano sottoterra, la termite di Formosa nidifica spesso fuori terra, sfruttando il legno umido derivante da tetti o tubi che perdono acqua.

Ma infestano anche gli alberi, in particolare le querce.

Secondo un recente studio, negli USA le termiti di Formosa si stanno espandendo, invadono le aree boschive vicine alle zone urbane infestate.

Gli scienziati sanno da anni che negli Stati Uniti la maggior parte delle nuove infestazioni di termiti di Formosa sono il risultato di persone che trasportano gli insetti.

Alla fine degli anni ’80 Forschler indicò 10 piccole infestazioni nell’area di Atlanta collegate con prove del DNA a una singola spedizione di un carico da New Orleans.

Ai ricercatori è noto che la specie volante delle termiti si espande volando verso la luce della luna. Uno dei motivi principali dell’intensità delle infestazioni urbane è che gli insetti hanno iniziato a volare verso lampioni, luci del portico e luci nelle finestre.

Nel frattempo, gli studenti della LSU stanno studiando come le termiti di Formosa percepiscano le sostanze chimiche con le loro antenne e dunque usano i segnali chimici per interagire con i compagni di nido, trovare cibo o evitare aree trattate con insetticidi.

La ricerca si concentra su come rilevano l’ambiente, incluso quello sociale, chimicamente e su come rispondono ai loro segnali. Potrebbe essere d’aiuto a capire meglio perché la termite di Formosa è così efficace e cosa fare per tenerla sotto controllo. (Fonte: Mirror e nola.com )