Asia: il tifone Megi flagella Filippine e Vietnam, almeno 30 vittime. Allerta in Cina

Pubblicato il 18 Ottobre 2010 - 12:17 OLTRE 6 MESI FA

Il tifone Megi si flagella l’Asia e mette in ginocchio Filippine e Vietnam.

In Vietnam, almeno 20 persone che si trovavano a bordo di un pullman risultano  disperse mentre altre 17 si sono salvate aggrappandosi agli alberi dopo che il mezzo con il quale viaggiavano è stato trascinato per tre chilometri dalla piena del fiume Lam. Altre 27 persone sono morte e cinque sono disperse lungo la costa vietnamita a causa del tifone. Il Vietnam centrale non si è ancora ripreso dalle alluvioni che all’inizio del mese hanno causato 66 morti e 17 dispersi.

Il tifone ha colpito anche il nord dell’arcipelago filippino causando diverse frane nelle regioni montuose e provocando onde enormi lungo la costa. Un uomo è morto annegato in un fiume mentre pescava. Secondo i metereologi, Megi è l’uragano piu’ forte che si sia abbattuto sulle Filippine dal 2006, quando il tifone Durian ha sepolto intere città sotto il fango provocando mille morti.

Il tifone ha colpito le coste settentrionali del Paese con raffiche di vento fino a 260 chilometri orari, che hanno distrutto i tetti di molte case, abbattendo i cavi delle linee elettriche. Più di 3 mila persone sono state sgomberate nelle province del nord come ”misura preventiva”. Sono anche stati sospesi i voli da e per Luzon, mentre le barche sono rimaste ferme in porto.

In Cina, in previsione dell’arrivo di Megi, circa 140 mila abitanti sono stati allontanati dalla costa della provincia di Hainan. Anche in Thailandia le piogge hanno provocato alluvioni nelle aree del nord-est, sommerse da un metro d’acqua.