Toscana. Fa troppo freddo. La cicogna non migra più

Pubblicato il 22 Dicembre 2009 - 12:40| Aggiornato il 9 Dicembre 2011 OLTRE 6 MESI FA

Fa freddo troppo freddo: e nel padule di Fucecchio diversi esemplari la cicogna bianca, nati in cattività, invece di migrare rimangono al calduccio nei loro nidi. Vittime del freddo o del riscaldamento globale, a cui l’intesa raggiunta al vertice di Copenhagen ha risposto: “Andate pure avanti così”.

Ma il Centro Rdp del padule risponde che non si tratta di un effetto dei cambiamenti climatici, ma il fenomeno per ora è limitato agli esemplari che provengono dai centri di allevamento, il comportamento dei quali è molto diverso da quello dei soggetti adulti selvatici che di solito passano i mesi freddi nei quartieri di svernamento africani, situati addirittura a sud del Sahara.

Le cicogne bianche sono state infatti liberate solo dopo tre anni, in modo da ridurre il naturale istinto migratorio e legarle maggiormente al territorio. “È proprio grazie a queste reintroduzioni – spiega il presidente del Centro Luigi Turini -, oltre che agli interventi di miglioramento ambientale effettuati nella Riserva Naturale pistoiese negli ultimi anni (e naturalmente alla presenza dell’Oasi WWF di Bolgheri), che è avvenuto il ritorno della cicogna bianca nelle nostre aree». Non c’è quindi da stupirsi se, soprattutto nelle ore serali e notturne, è possibile vedere queste cicogne sui vecchi nidi, mentre i partner ’selvaticì continuano a migrare, come hanno sempre fatto le cicogne, e torneranno quando questa stagione di ghiaccio e neve sarà ormai solo un brutto ricordo.