Allarme radioattivo? Tracce di iodio 131 in Emilia Romagna: “Ma non c’è pericolo”

Pubblicato il 29 Marzo 2011 - 09:18 OLTRE 6 MESI FA

BOLOGNA – Tracce di Iodio 131 (la sostanza radioattiva rilevata in dosi massicce nelle vicinanze di Fukushima) nei cieli dell’Emilia Romagna, ma in quantità lievi che non destano pericolo. L’assessore regionale all’Ambiente, Sabrina Freda, ha convocato un tavolo tecnico, cui hanno partecipato rappresentanti degli assessorati regionali ambiente e sanità e di Arpa, finalizzato a valutare i possibili impatti che gli eventi in corso nelle centrali nucleari giapponesi possono causare nel territorio regionale e le eventuali integrazioni al piano di monitoraggio già in atto.

Nelle rilevazioni particolarmente approfondite effettuate durante l’ultimo fine settimana e completate in data odierna dal Centro Tematico Regionale Radioattività Ambientale della Sezione Arpa di Piacenza – informa una nota della Regione – sono state per la prima volta rilevate tracce di Iodio 131 a livelli tali, tuttavia, da non avere alcuna rilevanza né sull’ambiente né sulla salute.

La messa in evidenza di questo dato peraltro è stata resa possibile grazie all’abbassamento, a scopo precauzionale, dei limiti di sensibilità della misura di almeno dieci volte. “Le tracce rilevate – ha sottolineato l’assessore Freda – non costituiscono nessuna preoccupazione per l’ambiente e la salute umana. Peraltro si tratta di dati in linea con quanto viene rilevato in queste stesse ore in Italia e in Europa. Continueremo in ogni caso a monitorare quotidianamente la situazione attraverso i controlli di Arpa sul particolato atmosferico”.

Alla luce dei recenti dati osservati, il “tavolo” ha confermato il piano di monitoraggio ambientale e si è impegnato ad approfondire i temi relativi al controllo dei prodotti di importazione dal Giappone. Tutti i dati rilevati sono disponibili sul sito web di Arpa Emilia-Romagna.