Trentino. Orso bruno albino avvistato nei boschi grazie agli “alberi grattatoi”

Pubblicato il 13 Giugno 2011 - 12:41 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Un esemplare albino di orso bruno è stato avvistato nei boschi della Paganella in Trentino Alto Adige, avvistamento che ha destato la curiosità e l’interesse degli studiosi del Parco naturale Adamello-Brenta, che ne hanno raccolto il Dna che ne permetterà la definizione del pedigree. L’orso, probabilmente uno dei discendenti della colonia slovena di plantigradi trapiantati nelle terre trentine negli anni Novanta, costituisce un rarissimo caso di osservazione di un esemplare albino non in cattività.

Per raccoglierne il Dna gli studiosi hanno fatto proprio l’espediente americano degli “alberi grattatoi”, vere e proprie postazioni di studio dove gli alberi sono trattati con sostanze che emanano un odore “attraente” per l’orso, disseminati nei boschi e dotati di telecamere che riprendono gli animali nel loro habitat naturale. Il sistema permette non solo di osservare il comportamento degli animali allo stato selvaggio, ma anche di raccogliere il dna dai peli che gli esemplari lasciano sulla corteccia degli alberi grattatoi, definendo così la genealogia dell’orso in questione.

In una regione come il Trentino dove negli anni ’90 era stato necessario ripopolare la zona con 10 esemplari di orso bruno, tre maschi e sette femmine, provenienti dalla Slovenia per evitarne l’estinzione, l’avvistamento di questo raro esemplare albino è motivo di gioia per il Parco, che ha così modo di sperimentare con successo il nuovo sistema di controllo e studio dei plantigradi, frutto di un progetto di ricerca istituito nel 2010.