Tsunami, ondazioni eccezionali e mareggiate sulle coste italiane: arriva il sistema Start

di Redazione Blitz
Pubblicato il 26 Settembre 2017 - 15:20 OLTRE 6 MESI FA
Tsunami, ondazioni eccezionali e mareggiate sulle coste italiane: arriva il sistema Start

Tsunami, ondazioni eccezionali e mareggiate sulle coste italiane: arriva il sistema Start

ROMA – Tsunami, ondazioni eccezionali e mareggiate sulle coste italiane: arriva il sistema Start. L’Associazione Italiana di Geografia fisica e Geomorfologia guidata dal presidente Gilberto Pambianchi lancia l’allarme per l’impatto che questi eventi eccezionali possono avere sulle nostre coste e annuncia il nuovo sistema chiamato Start, acronimo di Sistemi di rapid mapping e controllo del territorio costiero e marino, che verrà presentato il 29 settembre a Taranto e che raccoglie gli studi dei geomorfologi dell’Università di Bari, dell’Università del Salento, dell’Environmental Surveys srl, del Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici, Links Management & Technology srl e Etacons srl.

Il progetto, spiega Giuseppe Mastronuzzi del’Università di Bari, fornirà i tempi di impatto di un eventuale tsunami sulle coste italiane e rappresenta il frutto di un lavoro di collaborazione durato ben 3 anni:

“La fascia costiera italiana è stata colpita da ondazioni eccezionali, mareggiate e tsunami; questi ultimi hanno lasciato memoria e danni gravissimi  numerose volte, ad esempio nel 1908, nel 1743, nel 1169. Non dobbiamo perdere memoria storica di questi eventi che hanno colpito le coste italiane. La costruzione di una cartografia digitale implementabile e che supporti modelli predittivi di erosione e di inondazione è strumento di base indispensabile per la gestione integrata della fascia costiera nazionale e delle aree portuali.  A Taranto, per la prima volta in assoluto, presenteremo alla stampa, il 29 Settembre, alle ore 15, il progettoSTART – Sistemi di rapid mapping e controllo del territorio costiero e marino. Grazie a questo progetto, ai dati raccolti lungo la costa italiana è possibile ora definire in tempo reale l’impatto  di una mareggiata eccezionale e costruire scenari verosimili per un eventuale tsunami”.

Mastronuzzi ha poi spiegato con un esempio come potrebbe essere utilizzato Start:

“Per esempio sappiamo che con il manifestarsi di una mareggiata che abbia onde al largo di 6 m di altezza lungo le coste del Golfo di Taranto la penetrazione del mare, in funzione della morfologia locale può arrivare sino a 15 m dalla linea di riva. I risultati scientifici di Start saranno presentati dagli esperti di ENvironmental SUrveys srl (ENSU), dell’Università di Bari, dell’Università del Salento, del Centro Mediterraneo per i Cambiamenti Climatici, di Etacons srl e Links srl. Tale progetto consentirà di avere una cartografia digitale previsionale costruita  attraverso la modellazione di fenomeni fisici in ambito costiero e portuale come ad esempio, onde, vento, inondazioni, erosione etc.. Con dati ed informazioni che saranno disponibili su un portale a servizio delle amministrazioni ma anche di tutti i cittadini che vorranno avere informazioni su tali fenomeni”.

Intanto Pambianchi ha lanciato l’allarme per le ondazioni eccezionali che stanno aumentando lungo le nostre coste:

“Ondazioni eccezionali sono sempre più frequenti ed in continuo aumento lungo le coste italiane. Tali studi che illustreremo alla stampa con nuovi risultati scientifici importanti sono provati dai profondi fenomeni di erosione e di inondazione della fascia costiera italiana che si materializzano con l’impatto sempre più frequente di ondazioni eccezionali legate ad eventi meteorologici estremi connessi al cambiamento climatico. Questi, di particolare evidenza lungo le coste oceaniche, sono in continuo aumento anche lungo la fascia costiera del bacino del Mediterraneo. Il manifestarsi di precipitazioni intense sempre più concentrate amplifica l’effetto delle mareggiate e quindi lungo la fascia si scarica l’energia del sistema marino e di quello continentale determinando condizioni di alluvionamento e di inondazione,  come avvenuto nel recente passato lungo le coste della piana di Taranto e Metaponto, lungo le coste del Gargano, della Liguria e della Messinese in Sicilia”.