Usa. Sotto sorveglianza piattaforma petrolifera incagliata in Golfo Alaska

Pubblicato il 3 Gennaio 2013 - 18:03 OLTRE 6 MESI FA
La piattaforma petrolifera Kulluk

ANCHORAGE, STATI UNITI -Una piattaforma per trivellazioni petrolifere ha rotto i cavi di traino e si e’ incagliata il primo dell’anno sulle coste di un’isola disabitata nel golfo dell’Alaska: le squadre di emergenza della Guardia Costiera americana sono pronte, ma non possono intervenire a causa del mare in tempesta.

Si tratta della Kulluk della Shell e a bordo ha un carico di quasi 600 mila litri di carburanti e olii, cosa che fa temere un disastro ambientale per l’isola di Sitkalidak, che si trova proprio davanti al Parco Nazionale Kodiak.

Sul posto ci sono le squadre di emergenza della Guardia Costiera che hanno riferito che ”al momento ci sono perdite” ma ”verifiche sono tutt’ora in corso”.

Purtroppo ”le condizioni meteo estreme e i mari agitati rappresentano ancora un ostacolo”, ha detto Susan Childs, responsabile Shell per questa emergenza. ”Tutti coloro che sono coinvolti nelle operazioni di salvataggio hanno un obiettivo: recuperare la piattaforma Kulluk senza causare danni all’ambiente”, ha detto l’ammiraglio Thomas Ostebo, portavoce della Guardia Costiera dell’Alaska. Diciotto dipendenti sono stati evacuati dalla piattaforma prima che si arenasse e tre persone, ha riferito la Shell, sono rimaste leggermente ferite.

Il portavoce della Guardia Costiera Sam Sacco afferma dal canto suo che ”non ci sono segni di perdite” dalla piattaforma. ”Come misura precauzionale, un’operazione di emergenza su vasta scala e’ stata comunque approntata, ma il fatto e’ che non ci sono perdite di prodotti chimici in mare”. L’incidente si e’ verificato martedi, quando le condizioni meteo erano proibitive, ma giovedi la situazione e’ andata lentamente migliorando, con le raffiche di vento che sono scese a circa 60 chilometri l’ora e le onde che pero’ rimangono alte fino a circa nove metri e condizioni simili sono previste anche per venerdi, tanto che al momento non si prevede che esperti vengano calati sulla piattaforma.

Il coordinatore federale delle squadre di emergenza, capitano Paul Mehler, ha affermato che il piano di intervento prevede pero’ proprio di far arrivare degli esperti sulla piattaforma, che deve essere rimessa in condizioni di galleggiare e cosi’ trainata via dalle coste dell’isola, appena le condizioni meteo lo consentiranno.

Secondo quanto riferisce il Los Angeles Times, ieri ci sono stati due tentativi del genere, ma sono falliti a causa del vento che soffiava fino a 120 chilometri l’ora e alle onde di oltre 12 metri. Al momento, ha detto il capitano Mehler, ci sono circa 500 persone che lavorano al piano, ”e molte altre sono in arrivo”. L’emergenza e’ iniziata la settimana scorsa, quando la piattaforma era in rotta verso Seattle per lavori di manutenzione, ma a causa del mare in tempesta si sono rotti i cavi di traino che la univano ad un rimorchiatore, ed ha cosi’ iniziato ad andare alla deriva.