Esondano il Bacchiglione ed il Timonchio, frana il Monte Rotolon: paura in Veneto, segui la diretta

Pubblicato il 16 Novembre 2010 - 18:27| Aggiornato il 9 Dicembre 2011 OLTRE 6 MESI FA

Frane, piogge, allagamenti, famiglie sfollate: in Veneto la situazione catastrofica dovuta al maltempo continua a peggiorare.

Ore 23.56 – Non piove piu’ sul Veneto, e la piena del Bacchiglione che da Vicenza sta raggiungendo Padova fa meno paura del previsto. La situazione, secondo le indicazioni della Protezione Civile del Veneto, va facendosi meno critica rispetto a questo pomeriggio, quando Vicenza, con il fiume in rapida crescita, si preparava ad una possibile nuova emergenza. ”La piena del Bacchiglione, spiega il capo della protezione civile, Mariano Carraro – ormai alle porte della provincia di Padova. Il fiume e’ alto, ma non sui livelli che si temevano, e comunque ben distanti da quelli raggiunti nell’alluvione di quidici giorni fa”. Anche il Frassine, l’altro fiume nel padovano con gli argini a rischio, pare meno preoccupante nelle ultime ore. Resta comunque l’allerta della macchina dei soccorsi. Per tutta la notte e anche domani rimarra’ attivo il controllo degli argini, per prevenire qualsiasi situazione di pericolo per la popolazione.

Ore 20.27 – A Lusiana (Vicenza) un allarme frana ha portato all’evacuazione dalle proprie case di quattro famiglie. Il sindaco di Lusiana, uno dei comuni dell’Altopiano di Asiago, ha firmato nel tardo pomeriggio l’ordinanza che prevede l’evacuazione di quattro ase nella frazione di Laverda, in localita’ Coghe a causa di un movimento franoso che ha raggiunto un fronte di circa 200 metri. La decisione e’ stata presa dopo un sopralluogo dei tecnici comunali e dei vigili del fuoco, fa cui e’ emerso che la frana, che si era gia’ mossa ad inizio novembre, e’ scesa a valle di altri 4-5 centimetri. Da qui la decisione di far evacuare il gruppetto di case, che si trovano a fianco della zona a rischio. Chiusa anche la strada comunale che collega Lusiana con Laverda e altre due vie minori. Due settimane fa il sindaco aveva chiesto lo stato di calamita’ proprio per le frane di localita’ Laverda.

Ore 20.26 – La piena del Bacchiglione, a Vicenza, e’ scesa a quattro metri e 50 centimetri ed e’ stato dichiarato il cessato allarme. Lo rende noto il comune di Vicenza che ha visto confermate le previsioni relative al miglioramento del tempo e quindi anche quelle sul progressivo abbassamento del livello dei fiumi. Il comune di Vicenza mantiene tuttavia in vigore le norme di preallarme.

Ore 20.01 – La Prefettura di Padova ha riaperto questo pomeriggio la sala operativa per l’emergenza maltempo, dato il peggioramento delle condizioni dei fiumi con le nuove piogge. La macchina dei soccorsi, ha reso noto il Prefetto, Ennio Mario Sodano, e’ pienamente operativa, come nei giorni dell’alluvione, anche se i centri operativi misti nelle due aree colpite dall’esondazione dei fiumi, a Casalserugo e a Saletto di Montagnana, non erano mai stati smantellati. La citta’ euganea, attraversata dal Bacchiglione, aspetta ora il passaggio della piena del fiume, attesa per la tarda serata. Una piena, spiega il Prefetto, che non dovrebbe preoccupare, anche se l’incognita riguarda la tenuta degli argini, provati dal maltempo delle ultime due settimane. Lungo i corsi di Bacchiglione e Frassine rimangono attivi i servizi di controllo 24 ore su 24. Nel pomeriggio, per coordinare tutti gli interventi, il prefetto ha presieduto una lunga riunione tecnica alla quale hanno partecipato i responsabili delle forze dell’ordine, Questura e Comando provinciale dei Carabinieri, i vigili del fuoco e i tecnici di Protezione Civile e Genio.

Ore 19.50 – Il Bacchiglione a Ponte degli Angeli di Vicenza sta progressivamente scendendo. Lo rende noto il comune segnalado che il livello delle acque intorno alle 19 si e’ attestato sui quattro metri e 70. Non appena raggiungera’ i quattro metri e 50, considerate le previsioni del tempo in miglioramento, sara’ possibile – rileva il comune – dichiarare il cessato allarme, mantenendo tuttavia in vigore le norme di preallarme. Gia’ in questa ultima ora i cittadini delle zone interessate dal rischio esondazione sono stati informati tramite i megafoni della polizia locale che il livello dei fiumi sta scendendo, ma sono stati invitati a mantenere l’attenzione sui garage e i locali interrati. Tra le 16 e le 19 le vie attorno a ponte degli Angeli chiuse al traffico nei giorni dell’alluvione sono state vietate alla circolazione in via precauzionale, ma ora si circola normalmente. Ponte Pusterla rimane chiuso anche al passaggio pedonale almeno fino a domani mattina.

Ore 19.40 – Scuole tutte aperte domani a Vicenza. Lo ha deciso l’amministrazione comunale, valutata la situazione di progressivo rientro dell’allarme esondazione e considerato il miglioramento delle condizioni meteorologiche che per domani prevedono una giornata senza pioggia. Il comune di Vicenza rileva in una nota che non e’ stato registrato alcun problema nelle scuole in cui e’ stata anticipata oggi la chiusura alle 13 come misura precauzionale. Tutti i genitori, contattati telefonicamente, sono andati a prendere i propri figli negli istituti scolastici situati nelle zone a rischio.

Ore 18.50 – Una famiglia di Fonte (Treviso) composta da due persone e’ stata fatta allontanare a titolo precauzionale per l’esondazione di un torrente che ha provocato l’instabilita’ di una ventina di metri di un argine. L’abitazione, costruita negli anni ’50, risulterebbe particolarmente fragile a livello delle fondamenta. Nel trevigiano, secondo i vigili del fuoco, si sarebbero inoltre rimesse in movimento alcuni delle linee di smottamento nella fascia pedemontana attivate dalle forti piogge dell’inizio del mese. In generale, tuttavia, nella provincia della Marca non si segnalano altri casi di particolare criticita’.

Ore 18.30 – Ha raggiunto i 5,10 metri il livello del Bacchiglione a Vicenza e ha superato il livello di guardia posto a 5 metri. La sua corsa al rialzo pare però stia dando segni di rallentamento dopo l’impennata in mattinata. Secondo alcune previsioni fornite dal genio civile all’amministrazione comunale, il livello potrebbe comunque crescere di un’altra trentina di centimetri con il passare delle prossime ore. Nel caso fossero confermate le previsioni, alcune parti basse della città potrebbero essere interessate dall’acqua.

Ore 18.20 – La Giunta regionale del Veneto, su proposta dell’assessore alla Protezione Civile Daniele Stival, ha autorizzato l’attivazione di un budget operativo di 200.000 euro per affrontare con la massima celerita’ le spese relative ad alcune opere di massima urgenza per interventi sulla frana del Rotolon, a Recoaro Terme, uno dei punti di maggior criticita’ legata all’alluvione che ha colpito il Veneto. L’amministrazione comunale recoarese, infatti, in coordinamento con l’amministrazione provinciale e le competenti Direzioni regionali interessate, ha gia’ avviato i primi interventi urgenti e definito una serie di ulteriori interventi necessari per un ammontare di spesa di circa 205.000 euro. ”Si tratta – precisa Stival – di un primo stanziamento emergenziale finalizzato soprattutto al costante monitoraggio del fenomeno, successivamente verranno realizzati quegli interventi strutturali necessari alla messa in sicurezza del territorio sottostante”.

Ore 18.17 – Tutti i consiglieri comunali sono al lavoro per collaborare alla gestione di quella che appare come una nuova emergenza. Assieme agli assessori e ai tecnici comunali si stanno suddividendo nelle diverse zone a rischio della citta’ per segnalare in modo tempestivo eventuali situazioni di criticita’ all’unita di crisi. Sono stato richiamati anche i volontari che avevano risposto all’appello lanciato dal sindaco Achille Variati subito dopo l’alluvione dei 15 giorni fa.

Ore 18.10 – In caso di ulteriore innalzamento del livello del Bacchiglione, come informa una nota del Comune di Vicenza, potrebbe mettere in difficolta’ alcune zone della prima periferia cittadina, come viale Trento, viale Diaz e viale Ferrarin. la polizia locale sta pattugliando questi quartieri invitando le persone a mettere in sicurezza i beni dei piani interrati e le automobili e a prepararsi a lasciare eventualmente i piani terra.

Ore 17.45 – Le abbondanti piogge delle ultime ore hanno fatto scattare l’allarme in Veneto anche per la condizione del fiume Alpone, a Monteforte (Verona). Quindici 15 giorni fa il corso d’acqua era esondato provocando danni a case, fabbriche e colture, e soprattutto aveva allagato la carreggiata dell’autostrada A4, rimasta chiusa poi diversi giorni. Il fiume – riferiscono i vigili del fuoco – si e’ ingrossato, ma e’ negli argini. Per scopo precauzionale e’ comunque scattato l’allarme, specie per i punti piu’ critici dell’Alpone, monitorati dalla polizia locale e da squadre di vigili del fuoco.

Ore 17.00 – E’ tornata invece a muoversi la frana del Monte Rotolon, sempre nel Vicentino, e per precauzione cinque famiglie di due frazioni di Recoaro, Parlati e Sudiri, sono state fatte evacuare dalle loro case. Il ritorno del maltempo sul Veneto, con le forti piogge abbattutesi martedì mattina, sono assai probabilmente all’origine di un’onda di fango e detriti che si è staccata dal monte, precipitando a valle. Quella del Rotolon, nel comune di Recoaro (Vicenza), è classificata come la terza frana più preoccupante in Italia. Le famiglie sfollate dalle loro abitazioni sono state ospitate al momento da parenti e amici. La situazione più preoccupante riguarda la contrada Parlati, posta più in alto, dove alcuni nuclei familiari hanno lasciato da inizio novembre le loro case e non hanno più potuto farvi ritorno. In tarda mattinata il nuovo movimento franoso si era arrestato, ma la persistenza e l’intensità delle piogge fanno sì che rimanga la situazione dell’allarme.

Ore 16.45 – Una famiglia di Fonte (Treviso) composta da due persone e’ stata fatta allontanare a titolo precauzionale per l’esondazione di un torrente che ha provocato l’instabilita’ di una ventina di metri di un argine. L’abitazione, costruita negli anni ’50, risulterebbe particolarmente fragile a livello delle fondamenta. Nel trevigiano, secondo i vigili del fuoco, si sarebbero inoltre rimesse in movimento alcuni delle linee di smottamento nella fascia pedemontana attivate dalle forti piogge dell’inizio del mese. In generale, tuttavia, nella provincia della Marca non si segnalano altri casi di particolare criticita’.