SALUTE: LATTE MATERNO, MENO CONTAMINATO A NAPOLI CHE A MILANO

Pubblicato il 23 Giugno 2010 - 17:21 OLTRE 6 MESI FA

Citta’ dove vai, latte che trovi: non parliamo di quello delle Centrali, ma del latte materno che presenta diversi livelli di contaminazione. Quello delle mamme milanesi, ad esempio, risulta leggermente piu’ ‘contaminato’ di quello delle napoletane. E la ragione non e’ ne’ geografica ne’ ambientale, ma anagrafica.

Nel capoluogo lombardo infatti, l’eta’ media del primo figlio e’ tra 30 e 40 anni, mentre nel napoletano e’ prima dei 30. Cosa che determina una maggiore o minore esposizione ad agenti contaminanti ambientali che entrano nel corpo umano soprattutto attraverso il cibo (95%) e la respirazione, bio-accumulandosi nell’organismo.

A scoprirlo sono stati i ricercatori della facolta’ di Agraria dell’Universita’ Cattolica di Piacenza. Nello studio e’ stato monitorato il latte materno di 63 neomamme di Milano, Piacenza e Giugliano, alle porte di Napoli, tra il 2008 e 2009, analizzandone il livello di contaminazione.

Un primo dato positivo che emerge e’ che rispetto al passato il livello di diossine e’ piu’ basso (dagli anni ’90 a oggi e’ calato del 60%, con punte del 90% se si guarda agli anni ’80), cosi’ come quello di pcb, agenti tossici e contaminanti, scesi del 20%.