Ruby, Minetti, feste, foto… dopo questi spettri arriva anche il fantasma di Arcore

Pubblicato il 7 Febbraio 2011 - 11:32 OLTRE 6 MESI FA

Pino Corrias per il Fatto Quotidiano”evoca” lo spettro di Arcore. Non quelli che stanno tartassando Silvio Berlusconi ma quelli veri, quelli che girano per casa di notte che sembrano usciti da film come “Haunting” o “The Others”.

Scrive Corrias: “Dopo tutti gli spettri evocati dall’inchiesta – il povero Silvio da solo sul divanetto che soffia, le poliziotte “con il seno di fuori”, Lele Mora che sogna altri muscoli, le infermiere in autoreggenti “con niente sotto”, Emilio Fede che conteggia il contante, Ruby che danza il suo mantra “Noemi è la pupilla, io sono il culo”, Carlo Rossella che prova a dimenticarsi con un po’ di vodka, Nicole Minetti che ripulisce gengive, Barbara Faggioli che si guarda intorno e dice: “Minchia, mi viene da vomitare, non ce la faccio – dopo gli spettri, dicevo, nella tragica penombra di Arcore non poteva mancare il fantasma. Quello insanguinato del marchese Camillo Casati Stampa, primo proprietario del villone, cacciatore di cinghiali e femmine, padrone di una moglie bellissima che a comando si esibiva con giovanotti estemporanei, ma sventuratamente si innamorò, e per questo venne uccisa dal marito con l’amante, un colpo di fucile a testa, più un terzo per fulminare il proprio disonore. Quel cupo destino – dicono esorcisti or ora interpellati – aleggia nottetempo tra i saloni di Arcore. Sparge smanie sessuali, ma non sangue, e fa correre tutta questa compagnia da Bagaglino, verso un ridicolo naufragio”.