Berlusconi “indebolito, non è più in grado di decidere”. Parola dell’ambasciatore Usa Thorne

Pubblicato il 3 Dicembre 2010 - 10:12 OLTRE 6 MESI FA

Delle feste, del caos in famiglia, delle preoccupazioni per gli affari di Silvio Berlusconi gli Stati Uniti si sono accorti, hanno riferito per mezzo dei diplomatici, hanno espresso perplessità sul suo ruolo politico e sulle sue capacità alla luce degli scandali. Il Fatto Quotidiano pubblica la versione dell’ambasciatore americano a Roma David Thorne, scelto il 26 luglio 2009 dall’amministrazione guidata da Barack Obama. Le sue parole, tradotte da Carlo Antonio Biscotto, sono chiare: Scandali sessuali, indagini penali, problemi familiari e preoccupazioni finanziarie apparentemente pesano moltissimo sullo stato di salute personale e politico di Berlusconi nonchè sulla sua capacità decisionale.

Il diplomatico ricostruisce i colpi inferti al presidente del Consiglio, li elenca per punti, passando dalla salute ai party, dalla politica interna ai rapporti con i Paesi esteri.

Per Thorne sebbene la maggioranza parlamentare del primo ministro Berlusconi sia solida e nessuno al momento sia in grado di prevedere la sua fine politica, il crescente numero di scandali, le decisioni a lui contrarie dei tribunali e i problemi di salute lo hanno indebolito e hanno indotto alcuni ex alleati di Berlusconi a cominciare a scommettere sulla sua longevità politica.

Tappa per tappa fa una cronaca delle frecciate arrivate sull’immagine del Cavaliere: Dopo una lunga stagione calda, in primavera e in estate, di scandali personali e professionali, il primo ministro Berlusconi tornando dal periodo di vacanze concessosi nel mese di agosto appariva ringiovanito dal successo del vertice del G8 e dalla confermata popolarità. Tuttavia il 7 ottobre è arrivato il primo di una serie di colpi. Un tribunale civile ha sentenziato che l’azienda di famiglia, la Fininvest, doveva pagare ad una azienda rivale la somma di 750 milioni di euro a titolo di risarcimento susseguente al fatto che un avvocato della Fininvest aveva corrotto un giudice per orientare la sentenza di una causa civile riguardante le due aziende. Due giorni dopo la Corte Costituzionale ha dichiarato l’incostituzionalità del lodo Alfano.

Poi arriva il capitolo salute, corredato dal resoconto dei presunti commenti dei fedelissimi di Berlusconi: il sottosegretario Gianni Letta e il presidente della Commissione Difesa al Senato Giampiero Cantoni.

Entrambi lo descriverebbero, come riferisce Thorne, “fisicamente e politicamente debole” e ancora “privo di energie” o con l’espressione di Cantoni “siamo tutti preoccupati per la sua salute” e “un vero disastro”.

A questa fotografia, non proprio di un leader imbattibile, si aggiungono altre indiscrezioni. Il 27 ottobre la stampa italiana ha scritto che Berlusconi soffre di una leggera forma di scarlattina che gli sarebbe stata contagiata dal nipote (N.B.: a settembre in occasione della cerimonia ufficiale di presentazione del nuovo ambasciatore americano, Berlusconi si è brevemente appisolato e il 19 ottobre sempre in presenza dell’ambasciatore è apparso distratto e stanco).

Non c’è solo questo a preoccupare il premier, perché c’è anche la bufera familiare dopo lo strappo con la moglie Veronica Lario. Cantoni ha detto che Berlusconi era sopraffatto dalle preoccupazioni personali. Ha osservato che si sentiva allontanato dalla famiglia da quando sua moglie, Veronica Lario, aveva messo a rumore l’opinione pubblica pubblicando la scorsa primavera una lettera aperta nella quale annunciava la sua intenzione di chiedere il divorzio e accusava il 74enne primo ministro di intrattenersi con minorenni. (…) Al contempo, sempre secondo Cantoni, Berlusconi teme di dover vendere importanti pezzi del suo patrimonio per pagare il risarcimento di 750 milioni come da sentenza del tribunale. Cantoni ha aggiunto che un processo di mafia in corso da anni a Palermo contro un altro alleato di vecchia data e consigliere di Berlusconi, già condannato in primo grado, poteva tradursi in uno spettacolo pubblico estremamente negativo per lui.

E nelle parole di Thorne c’è anche la preoccupazione del premier di un complotto per incastrarlo Cantoni ha confidato che Berlusconi è convinto che i servizi segreti italiani potrebbero averlo volontariamente incastrato in una presunta storia che coinvolge una minorenne. Durante la conversazione tra Cantoni e il funzionario dell’ambasciata americana, Berlusconi ha telefonato al senatore per confidargli che era imminente l’arresto di quattro carabinieri sospettati di aver ricattato il governatore del Lazio con la registrazione di un incontro sessuale (…)

Sulla politica interna il diplomatico si sbilancia e, ricostruendo l’escalation di tensione tra i due, definisce il presidente della Camera Gianfranco Fini uno dei presunti successori di Berlusconi. Per Thorne Giulio Tremonti è il potente ministro dell’Economia, che secondo quanto avrebbe riferito Cantoni con Fini e l’ex ministro dell’Interno, Pisanu, stavano preparando il terreno per la lotta alla successione di Berlusconi, ma che ritenevano per il momento stabile il governo.

Al capoverso nove c’è l’amicizia Berlusconi-Putin ricostruita così: a metà ottobre, prima di un viaggio di tre giorni in Russia per festeggiare il compleanno di Putin, Berlusconi ha fatto sapere alle agenzie che si trattava di una visita “strettamente privata”. Questa dichiarazione è stata accolta con scetticismo e con un certo sarcasmo. A rendere le cose ancora più misteriose, il giorno prima della partenza Berlusconi ha cancellato l’incontro con il re di Giordania, Abdullah, in visita ufficiale in Italia, ed è rimasto a Milano dicendo che era indisposto.