Perché un paese non si sfasci, perché una comunità non si danni in una inesausta “guerra civica”, le sentenze vanno rispettate e la decisione dei Tribunali va accolta con una sorta di “pregiudizio fiduciario”. E’ questo quel che chiedono i magistrati: rispetto per poter operare. Ecco come un ex magistrato, Luigi De Magistris, commenta e giudica la sentenza che ha assolto Loiero: “O la Calabria e la sua pubblica amministrazione sono puri come gigli o i rapporti dei magistrati con la malavita sono molto estesi e proficui. Propendo per la seconda ipotesi”. Insomma, se la sentenza mi dà ragione, allora è giusta e legittima. Se invece la sentenza mi dà torto, allora è inquinata e criminale. Di solito lo dice Berlusconi, stavolta lo ha detto De Magistris.
Giovanni Rossi
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