Un italiano su quattro è colpito dal “mal di vivere”, il bullismo uno dei sintomi della depressione

Pubblicato il 23 Settembre 2010 - 14:56 OLTRE 6 MESI FA

Un italiano su quattro è colpito, almeno una volta nella vita, da un episodio di forte depressione. E’ quanto emerge da uno studio che ha coinvolto 160 ambulatori di medici di base e 1.600 pazienti che hanno risposto ad un questionario dalle Società italiana di Farmacologia, Psichiatria e Medicina generale.

I risultati sono stati presentati mercoledì a margine del XVII congresso nazionale della Società di Neuropsicofarmacologia, in corso a Cagliari. Il cosiddetto ”mal di vivere” diagnosticato oggi interessa il 10% degli italiani, ma nel 2020 potrebbe coinvolgere il 20% della popolazione. ”Il rapporto con il primo filtro della medicina di base è il miglior modo di fare prevenzione – ha spiegato Eugenio Aguglia, presidente della Società’ di Psichiatria – Due presidi forti di prevenzione sono poi costituiti dalla famiglia e dalla scuola che devono intercettare quei segni orientativi che possono richiedere una maggiore attenzione: il rendimento scolastico, l’irrequietezza, la chiusura alle relazioni, fenomeni di bullismo o anche la tossicodipendenza come espediente per superare le difficoltà rappresentano delle spie da non sottovalutare”.

Decisivo il ruolo dei medici di famiglia, ha ribabito Aguglia, che devono però essere adeguatamente formati attraverso corsi, gruppi di studio e contatti diretti con gli specialisti nelle cliniche e nei dipartimenti. Resta aperto il problema dell’abbandono della cure: gli specialisti riescono a diagnosticare meno del 50% delle depressioni, coloro che ricevono cure non superano il 15%, e chi interrompe il trattamento lo fa nei primi tre mesi, mentre servono almeno tra gli otto mesi e un anno per vedere i primi risultati e i successivi sei mesi senza ricadute sono fondamentale per diminuire l’apporto dei farmaci.