ROMA – Sono 4 milioni gli italiani che soffrono di diabete e uno su quattro e' a rischio di infarto 'silenzioso' che aumenta la probabilita' di morte improvvisa. Il 25% dei diabetici, infatti, puo' andare incontro ad una cardiopatia ischemica, che non avendo sintomi fa ritardare l'accesso al pronto soccorso e alle unita' coronariche. E' quanto emerso in un incontro a Milano promosso dalla Societa' italiana di diabetologia (Sid) in cui e' stato presentato un documento, pubblicato sulla rivista Nutrition, Metabolism and Cardiovascular Diseases, sulle prassi da usare per i pazienti che potrebbero incorrere in un'ischemia silente.
""In Italia ci sono 4 milioni di persone che soffrono di diabete e per loro il rischio di incorrere in un infarto o un'angina è di 3-4 volte superiore rispetto ai soggetti non diabetici di pari età – afferma Antonio Bossi, presidente della Società Italiana Diabetologia della Lombardia -. Esiste poi una quote rilevante di diabetici, circa il 25% del totale che rischia di aver un infarto senza che si presenti alcun sintomo. In questo caso, l'ischemia miocardica può anche essere indotta da un'ipoglicemia asintomatica che crea una sofferenza del cuore".
"Gli indicatori che ci dicono se si deve sospettare una ischemia silente a livello cardiaco – aggiunge PierMarco Piatti, coordinatore scientifico del progetto del Gruppo Diabete e Arteriosclerosi della Sid – sono la proteina C reattiva, la microalbuminuria e la disfunzione erettile. A questo punto, sappiamo a chi poter consigliare un approfondimento diagnostico con elettrocardiogramma da sforzo, proseguendo con un protocollo di indagini cardiovascolari che può arrivare fino alla coronarografia; questa, ovviamente, è prevista solo nei casi in cui è altamente probabile la presenza una condizione patologica".