Disoccupati e alcolizzati a rischio suicidio

Pubblicato il 14 Ottobre 2010 - 01:45 OLTRE 6 MESI FA

Quarantenne, disoccupato e alcolizzato; ecco l’identikit del paziente disturbato e a rischio di suicidio frutto di uno studio durato quattro anni, dal 2005 al 2009, che fa il quadro della popolazione con patologie psichiatriche e dipendenza da sostanze.

La ricerca e’ stata condotta dal professor Massimo Clerici, direttore del Dipartimento di salute mentale dell’ospedale San Gerardo, di Monza, e presentata al Meeting mondiale della Societa’ internazionale di Medicina delle dipendenze. Lo studio ha coinvolto 38 dipartimenti di salute mentale, 21 al nord, 5 al centro e 12 al sud, per un totale di circa 82mila pazienti; di questi oltre 3mila sono pazienti con doppia diagnosi, una per patologia psichiatrica e una per utilizzo di sostanze, di cui la piu’ diffusa e’ l’alcol alla quale seguono cannabis e cocaina.

Questo l’identikit: uomo, quarantenne, single, con istruzione dell’obbligo, disoccupato, forte bevitore e con disturbi della personalita’. ”Questo studio ci ha permesso di evidenziare un profilo ben definito – ha spiegato Clerici -. Il passo successivo sara’ un ampliamento della rete delle strutture assistenziali con una maggiore attenzione ai pazienti affetti da questo tipo di patologia”. Dei pazienti con doppia diagnosi, infatti, solo la meta’ si e’ rivolta a un servizio specialistico per affrontare la dipendenza. ”Ci troviamo di fronte ad un’emergenza – conclude Clerici – che ci impone una revisione delle modalita’ di presa in carico dei pazienti e di tipologia dell’assistenza.