Editoria: mercoledì 2 marzo sciopero de Il Messaggero

Pubblicato il 1 Marzo 2011 - 22:00| Aggiornato il 2 Marzo 2011 OLTRE 6 MESI FA

ROMA -Mercoledì 2 marzo il Messaggero sarà in sciopero: lo ha deciso l’assemblea dei redattori del quotidiano, che denuncia in una nota come lo stato di crisi della testata si sia ”concluso nel peggiore dei modi possibili: con il licenziamento di un collega che per quasi un anno e mezzo è stato in cassa integrazione e attendeva di poter rientrare al lavoro”. L’assemblea dei giornalisti ”deplora il comportamento dell’azienda che, in presenza di un accordo di stato di crisi che prevedeva 38 esuberi, ha compiuto questo ulteriore strappo, nonostante gia’ 52 colleghi fossero usciti dal giornale”.

‘La cassa integrazione – sottolinea l’assemblea dei redattori del Messaggero nel documento, approvato all’unanimità – è un ammortizzatore sociale che il legislatore ha previsto per la tutela del lavoratore e non è uno strumento propedeutico al licenziamento. Il consuntivo di questo anno e mezzo di stato di crisi è  pesantissimo, anche per i colleghi che sono rimasti al lavoro: ha lasciato il Messaggero un giornalista su quattro e l’organico redazionale e’ sceso molto al di sotto del numero indicato dal direttore come minimo accettabile”.

”L’azienda – continua la nota – ha dimostrato di saper ‘disfare’, speravamo di aver archiviato questo periodo nero e di poter cominciare a parlare di rilancio e di progetti. Invece, il primo atto dopo la conclusione dello stato di crisi è stata la comunicazione unilaterale di un ulteriore taglio, che colpisce questa volta le retribuzioni domenicali dei redattori. La consideriamo un’ulteriore provocazione, dopo l’impegno verbale che avevamo ricevuto di non procedere ad atti unilaterali prima dell’apertura di un tavolo negoziale. Per questi motivi – conclude il documento – l’assemblea dei redattori del Messaggero proclama un giorno di sciopero per domani, 2 marzo”.