“Conoscono i rischi”: il tribunale boccia la class action dei fumatori

Pubblicato il 14 Aprile 2011 - 14:01 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Nessuna class action dei fumatori contro le multinazionali del tabacco. Il tribunale di Roma ha rigettato una causa del Codacons: i fumatori, è la motivazione, sanno quanto rischiano.

La class action era stata promossa dal Codacons contro BAT Italia s.p.a., ed era stata avviata in favore di tutti i fumatori dei marchi di sigarette prodotti da tale società.

L’azione si basava sulla responsabilità di BAT Italia per aver incrementato gli effetti di dipendenza dalla nicotina aggiungendo al tabacco oltre 200 additivi, e si basava su uno studio svizzero che ha dimostrato come lo scopo di tali additivi sia proprio quello di aumentare le dipendenza da sigaretta, e su una sentenza della Cassazione che ha affermato che la produzione e la vendita di tabacchi lavorati integrano una attività pericolosa, poiché i tabacchi, avendo quale unica destinazione il consumo mediante il fumo, contengono in sé una potenziale carica di nocività per la salute.

Ma il tribunale ha giudicato inammissibile un’azione collettiva. “Va rilevato, si legge nella sentenza riportata dal Corriere della Sera, che inequivocabilmente qualsiasi fumatore è pienamente consapevole sia dei rischi per la salute indotti dal fumo, sia della dipendenza da questo creata. Inoltre va escluso, sulla base degli studi e delle conoscenze scientifiche ormai consolidate, che la dipendenza da nicotina determini l’annullamento o la seria compromissione della volontà del fumatore nella forma di costrizione al consumo, tale da inibirgli in modo assoluto qualsiasi facoltà di scelta tra la continuazione del fumo e l’interruzione dello stesso. Né gli effetti della nicotina, alla luce delle ricerche e dei risultati medici e scientifici, sono paragonabili alle droghe pesanti quali l’eroina o la cocaina e di tale influenza sulla volontà del fumatore da renderlo affatto incapace di smettere di fumare”.

Per quanto riguarda gli additivi inseriti nelle sigarette: “L’utilizzazione degli additivi trova ragion d’essere nell’intento di attribuire al prodotto un sapore specifico e tipizzato, come tale indispensabile perchè la casa produttrice sia competitiva sul mercato», ma «non hanno effetti assuefacenti nè esplicano alcuna funzione ai fini dell’esaltazione del rapporto di dipendenza del fumatore alla nicotina”.

Il Codacons ha fatto sapere che ricorrerà in appello.