Gb, la BBC sfida governo e crisi e aumenta lo stipendio ai dipendenti

Pubblicato il 15 Giugno 2010 - 13:58 OLTRE 6 MESI FA

La sede londinese della BBC

La canzone questa volta deve essere rovesciata: “No, non è la Rai: questa è la BBC”. Nonostante la British Broadcasting Corporation sia sotto controllo statale, l’emittente inglese non perde occasione per rimarcare la propria indipendenza. L’ultima volta qualche giorno fa quando, ignorando la decisione del governo di diminuire di 10mila unità i dipendenti pubblici entro il 2014, ha annunciato che aumenterà lo stipendio di oltre 13mila lavoratori.
Come riporta il Times, proprio nel giorno in cui il Cancelliere George Osborne ha annunciato che il buco nero nelle finanze della nazione è più grande di quanto si pensasse, la BBC ha annunciato che il personale che guadagna meno di 37.726 sterline l’anno, circa il 70 per cento del totale, riceverà un aumento di stipendio. Ben 475 sterline.

Osborne si è impegnato a imporre un congelamento per gli stipendi dei lavoratori del settore pubblico che guadagnano più di 18.000 sterline. Il provvedimento potrebbe essere approvato già martedì prossimo in emergenza Bilancio, quando la coalizione esporrà i suoi piani per tagliare il deficit inglese, che ammonta a ben 155miliardi di sterline.

Il governo britannico ha dovuto ammettere di non avere alcun potere per contenere l’aumento degli stipendi del personale della BBC. Jeremy Hunt, il Segretario alla Cultura, durante il fine settimana si è appellato a un migliore rapporto qualità-prezzo dell’emittente televisiva, ma ha aggiunto: “Tutto quello che posso fare è procedere con le  modifiche volute dalla BBC, nel rispetto dell’indipendenza editoriale da cui il successo della BBC dipende. Non posso fare in modo che la BBC paghi certe persone una certa cifra “.

In una e-mail inviata a tutti i dipendenti, Lucy Adams, che come direttore della BBC People è pagata £ 320.000 in un anno, ha scritto alla società spera che l’offerta sia “giusta e ragionevole” e che possa aiutare il personale “a far fronte al significativo aumento del costo della vita “.

L’aumento voluto dalla BBC equivale a un 1 per cento di aumento della retribuzione totale, ma riflette solo il punto di partenza per i negoziati. I sindacati del broadcasting hanno definito gli incrementi dello stipendio come “assolutamente inaccettabili”. Le organizzazioni sindacali avevano chiesto infatti una crescita del 7,3 per cento e hanno fatto sapere alla società che non si accontenteranno di aumenti inferiori al 2 per cento. Anche se questo prospetta un possibile aumento del canone per i cittadini.

Anche i più stretti alleati della BBC hanno criticato la strategia dei pagamenti. Tessa Jowell, l’ex Segretario alla Cultura laborista, ha affermato che i dirigenti vogliono i vantaggi del settore privato ma nessuno dei rischi. La BBC, invece, sostiene che per stare al passo con i suoi rivali commerciali deve attrarre i migliori professionisti e quindi offrire stipendi più alti.