ROMA – Un focus sulla rivoluzione ‘mediatica’ in Tunisia ed Egitto; la presenza di Mark Stephens, il legale britannico di Julian Assange, ma anche di Oleg Kashin, l’inviato del quotidiano russo Kommersant aggredito e ridotto in fin di vita a novembre, e di Mark Fiore, il vignettista Pulitzer 2010. E ancora le ‘lezioni magistrali’ di Carlo De Benedetti, presidente del Gruppo L’Espresso, di Giulio Anselmi, presidente dell’Ansa e di Peter Horrocks, direttore Bbc Global News. E perfino un ‘hacker’s corner’ per imparare a navigare anonimi.
Sono solo alcuni degli appuntamenti della quinta edizione del Festival internazionale del giornalismo di Perugia, in programma da mercoledì al 17 aprile. Con un’anteprima d’eccezione: la partecipazione di Roberto Saviano, protagonista martedì sera al teatro Pavone di un intervento sulla ‘macchina del fango’. Sono oltre 140 gli eventi e piu’ di 300 i giornalisti e gli esperti di tutto il mondo che animeranno cinque giorni di incontri-dibattito, tavole rotonde, interviste, presentazioni di libri, workshop, proiezioni di documentari, concorsi, premiazioni e mostre, a ingresso libero.
Da segnalare, nel fitto cartellone, un ‘symposium’ su Wikileaks , con la partecipazione, tra gli altri, di Daniel Domscheit-Berg, ex braccio destro di Assange e fondatore di Openleaks; un panel su libertà di stampa e libertà di espressione nell’universo digitale, con l’avvocato di Assange; i workshop sui casi Avetrana e Meredith Kercher; le interviste a Milena Gabanelli, Ligabue, Ezio Mauro e Nichi Vendola. Tra gli argomenti dei numerosi panel, l’informazione politica nell’era dei media sociali (tra gli ospiti Sam Graham-Felsen, il blogger che ha diretto la campagna di Obama nel 2008); come è cambiato il giornalismo nell’era berlusconiana (con i direttori dell’Ansa Luigi Contu, dell’Espresso Bruno Manfellotto, del Messaggero Mario Orfeo, e con John Lloyd, direttore del Reuters Institute for the Study of Journalism); i giornali tablet; la rivoluzione in Tunisia ed Egitto (tra i protagonisti Ahmed Ashour, direttore di Al Jazira Talk); narcotraffico e giornalismo in Messico, o silenzio o morte (con Malcolm Beith, autore dell”Ultimo narco’, e Anabel Hernandez, autrice del libro ‘Los senores del narco’ e considerata il Saviano del Messico); donne e lavoro (con il segretario Cgil Susanna Camusso); il giornalismo d’inchiesta e le intercettazioni (a cura dell’Ordine dei giornalisti).
Spazio anche a un evento sui faccia a faccia tra i leader, organizzato da Sky Tg24; al premio Eretici digitali, sponsorizzato da Google con 10 mila euro e dedicato a progetti di inchiesta che promuovano un uso innovativo di Internet e degli strumenti digitali; a serate teatrali; a presentazioni di libri (tra gli altri, Forza Italia: come ripartire dopo Berlusconi di Bill Emmott e La pancia degli italiani di Beppe Severgnini); ai documentari, in anteprima per il festival, del ciclo ‘Gli occhi della guerra’ (a cura del canale FX di Sky) e ‘I bambini abbandonati della Bulgaria’ che andra’ in onda in autunno su Current Tv. In chiusura, il racconto di 150 anni dell’unità d’Italia, dal 1861 al ventennio berlusconiano, affidato a Eugenio Scalfari.
Tra le curiosità, The Hacker’s corner, un angolo in pieno centro storico in cui gli hacker italiani più esperti di Torino, Genova, Milano, Verona, Firenze e Roma spiegheranno come cifrare le informazioni, navigare anonimi, ‘ripulire’ le foto e i documenti da tracce e ‘meta-dati’ prima di farli circolare o renderli pubblici. Sostenuto dalla Regione Umbria, il festival di Perugia puo’ contare sull’appoggio di Unicredit, main partner per il quarto anno consecutivo, Enel come sponsor ufficiale e Sky, Vodafone e quest’anno anche Nestlè come sponsor.