Kifel Hares, paese palestinese 'invaso' di ebrei per la festa di Giosuè

Pubblicato il 18 Aprile 2012 - 13:47 OLTRE 6 MESI FA

KIFEL-HARES (CISGIORDANIA) – Fra quattromila e diecimila ebrei religiosi sono entrati la scorsa notte nel piccolo villaggio palestinese di Kifel Hares (Cisgiordania settentrionale), protetti dall'esercito israeliano, per recitare preghiere presso tre vecchie tombe da loro venerate.

Si tratta, sostengono, di quelle di Nun, di suo figlio Giosue' (il successore di Mose' alla guida del popolo ebraico nella conquista della terra di Canaan) e di un compagno di quest'ultimo, Caleb Ben Yefune'. La cerimonia religiosa (indetta nalla data delle morte di Giosue') si e' svolta senza incidenti ed e' stata, secondo la radio dei coloni Canale 7, la piu' affollata negli ultimi anni in Cisgiordania. Vi ha presenziato il ministro degli interni Ely Yshai (Shas).

A Kifel Hares la popolazione locale ha replicato che i fedeli giunti da Israele hanno pregato in realta' su tombe di personaggi arabi (Dhul Kifel, Dhul Nun), le cui vicende risalgono all'epoca del Saladino. Secondo il sindaco palestinese, Ahmed Bouzia, nella tomba accreditata dai fedeli ebrei come quella di Giosue' e' sepolto invece un suo trisavolo. ''Che abbiano pregato per lui, non mi e' dispiaciuto'', ha aggiunto.