La Russa “scarica” Di Girolamo: “Riciclaggio, vicenda di gravità enorme”

Pubblicato il 24 Febbraio 2010 - 10:48 OLTRE 6 MESI FA

Ignazio La Russa

Ignazio La Russa “scarica” il senatore del Pdl Nicola Di Girolamo. Il giorno dopo la richiesta d’arresto nei confronti di Di Girolamo, infatti, il ministro della Difesa dai microfoni della Rai parla di una  «vicenda di una gravità enorme». Poco importa che, come ha ammesso poco dopo lo stesso ministro, il «non aver letto le carte». La situazione è grave a priori.

Sull’autorizzazione all’arresto, spiega il ministro, «deciderà il Parlamento. Io non conosco ancora gli atti: li studierò e poi voterò secondo coscienza». Cosa la coscienza del ministro preveda nella fattispecie La Russa non lo svela. Prevarrà il garantismo o la nuova spinta “anticorruzione” che anima il Pdl di questi ultimi giorni? Forse, semplicemente, La Russa attende di incontarsi con altri e stabilire una linea comune.

Nel dubbio, però, la presa di distanza preventiva è netta e arriva via etere. Intervenuto nella trasmissione , Radio anch’io,  La Russa ha spiegato: «Certamente questa è una vicenda assai grave, di una gravità enorme». «Ma Di Girolamo – aggiunge La Russa – non c’entra in quanto politico, diciamo che, occasionalmente, era pure parlamentare». La presunzione di innocenza, cavallo di battaglia del garantismo Pdl, diventa improvvisamente più pallida.

Guai però a nominare Tangentopoli. La Russa spiega che l’odierna corruzione non c’entra nulla. La vecchia Tangentopoli, casomai, è stata sorpassata a destra. Per il ministro, infatti, «La situazione oggi è altrettanto grave ma del tutto diversa perchè non c’è quella cosiddetta corruzione ambientale». Meglio, insomma, quando si rubava per i partiti invece che per sè stessi. Bisogna sapersi accontentare.