Diamanti e lingotti: Belsito consegna “il bottino” al partito

Pubblicato il 17 Aprile 2012 - 17:49 OLTRE 6 MESI FA

Francesco Belsito (Lapresse)

GENOVA – Francesco Belsito, l’ex tesoriere della Lega Nord indagato dalle procure di Milano, Napoli e Reggio Calabria per truffa ai danni dello Stato e riciclaggio, ha consegnato i diamanti e i lingotti d’oro al partito. La riconsegna è avvenuta tramite il suo legale, l’avvocato genovese Paolo Scovazzi. Secondo quanto si è appreso dall’Ansa, l’ex tesoriere della Lega nord ha consegnato 11 lingotti per un peso complessivo di 5 chilogrammi e 11 diamanti in una confezione sigillata. Il trasferimento è avvenuto a bordo di un’auto.

Un giallo risolto dunque quello dei lingotti e dei diamanti. I cinque chili di lingotti nelle casse della Lega Nord infatti fino a lunedì non si trovavano: un valore di 200 mila euro che sembrava fosse sparito nel nulla. Come hanno raccontano Luigi Ferrarella e Giuseppe Guastella sul Corriere della Sera, negli “investimenti diversificati” dell’ex tesoriere leghista Francesco Belsito, oltre alla Tanzania e a Cipro c’erano anche operazioni di questo tipo. Scrivono i due: “Nei giorni scorsi la contabilità delle operazioni di Belsito in Banca Aletti aveva raccontato dei 200.000 euro spesi dal conto della Lega per acquistare oro nella società 8853 di Pero (Milano) o diamanti per 100.000 euro nella Intermarket Diamond Business”.

L’ex tesoriere della Lega Nord ha anche restituito l’auto Audi A6 che è stata usata per un periodo anche da Renzo Bossi. Gli inquirenti cercano però ancora 200 mila euro in diamanti.

Una giornata di austerity insomma. All’appello si aggiunge anche Renzo Bossi che spiega: “Abito in un monolocale”. “In questi giorni sembra che io viva in ville con Ferrari e tutto il resto invece abito con Silvia, la mia fidanzata, in un bilocale in provincia di Milano, 68 metri quadrati. Altro che ville di lusso”. Lo dice il Trota in un’intervista a Diva e donna. “Sono tranquillo e sereno. Confido nella giustizia: non voglio entrare nei dettagli, ma dico solo che ho appena depositato in Procura, a Varese, i documenti. Mi sono dimesso anche se non sono indagato. L’ho fatto per liberare la Lega”.

Bossi jr parla poi dei suoi progetti: “Tornerò a fare il semplice militante. Mi sono candidato perché la Lega me lo ha chiesto, ora tornerò ad attaccare i manifesti. Mio papà ha dato tutto per questo progetto, io lo porto avanti. Ora vorrei sapere chi ha detto che avrei litigato con mio padre E’ falso, i nostri rapporti sono ottimi. Continuo ad andare a casa a Gemonio tutti i giorni. Ho passato la Pasqua con i miei genitori”.