“Libertà di voto”. I cristiani di base contro il diktat di Bagnasco

Pubblicato il 25 Marzo 2010 - 18:30 OLTRE 6 MESI FA

I rapporti di connubio fra il potere ecclesiastico e quello politico hanno sempre creato forti tensioni, ferite e sofferenze nella Chiesa cattolica romana e nella società. E li crea anche oggi in piena campagna elettorale la prolusione del card. Bagnasco al Consiglio permanente della CEI che impone ai cattolici una determinata scelta elettorale basata su “valori non negoziabili quali la dignità della persona umana, incomprimibile rispetto a qualsiasi condizionamento, l’indisponibilità della vita, dal concepimento fino alla morte naturale, la libertà religiosa e la libertà educativa e scolastica, la famiglia fondata sul matrimonio fra un uomo e una donna. È solo su questo fondamento – conclude il Bagnasco – che si impiantano e vengono garantiti altri indispensabili valori come il diritto al lavoro e alla casa…”.


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