Lodo Alfano, Fini delude elettori e sinistra: il tradimento non paga

Pubblicato il 21 Ottobre 2010 - 15:03 OLTRE 6 MESI FA

Gianfranco Fini

Tradire una volta è “umano” ma due è “diabolico”. Bisognerebbe dirlo a Gianfranco Fini che con il suo appoggio al Lodo Alfano retroattivo è riuscito a tradire sinistra ed elettori in un solo colpo. E questo dopo aver tradito Silvio Berlusconi per primo al tempo della frattura tra “finiani” e Pdl. Più che altro al presidente della Camera bisognerebbe dire che il tradimento non paga. Quello doppio in particolar modo. Non paga in credibilità e nemmeno in voti.

E tutti quei “finiani” che ieri hanno dato gran sfogo sul web alla propria delusione, sono da comprendere. Facebook, Farefuturo e Generazione italia sono stati presi d’assalto. Ed è logico che si siano sentiti traditi. Fini e i suoi avevano “rotto” con il Pdl e con Silvio Berlusconi proprio sulla questione “giustizia” e sulla questione “legalità”. E ora, l’ex fascista Fini, legalitario e giustizialista, appoggia con i voti del suo partito una legge “ad personam”? Tradendo anche i propri ideali non poteva certo pensare che il suo “popolo” stesse a guardare inerme. E che la sinistra, che tanto si era “invaghita” di questo ex Berlusconiano redento, non fosse quantomento delusa.

Il fatto ha suscitato così tanto scalpore che addirittura un quotidiano “berlusconiano” come ‘Il Giornale’, mette nella home del suo sito il titolo: “Contro Fini i fan in rivolta: sei un quaquaraquà”. Mettendo in luce sì la delusione degli elettori finiani, ma sottolineando anche come la questione legalità sia una prerogativa di Futuro e libertà. E quindi non del Pdl.

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