Morosini. Ancona: 15 defibrillatori assegnati e mai utilizzati

Pubblicato il 18 Aprile 2012 - 09:35 OLTRE 6 MESI FA

Morosini (LaPresse)

Ancona –  A pochi giorni dalla tragica morte di Piermario Morosini, nel corso della partita tra il Pescara ed il Livorno, “Il Corriere Adriatico” ha fatto luce su uno scandalo riguardante la città di Ancona; 15 defibrillatori del Comune sono stati assegnati e mai utilizzati, è servita pure la manutenzione, fatta per metà.

Riportiamo alcuni passaggi dell’articolo de “Il Corriere Adriatico” a firma di Alessandra Camillettie e  Claudio Comirato.

“Il Comune li comprò nel marzo 2006. E dopo sei anni i 15 defibrillatori in dotazione sono ancora inutilizzati. Al punto che, recentemente, l’amministrazione li ha dovuti mandare in manutenzione. Spendendo soldi, ovviamente. Una storia incredibile. Assurda per quanto vera. I salvavita vennero appesi al chiodo ancora prima di essere utilizzati.

Una vicenda che ha avuto un primo epilogo con l’approvazione da parte del consiglio comunale del nuovo regolamento per la gestione degli impianti e che obbliga le società a dotarsi di tasca propria dei defibrillatori e a provvedere a formare gli addetti.

Le società devono mettersi in regola entro un anno dalla firma della convenzione. Le prime firme stanno arrivando proprio in questi giorni e Michele Brisighelli, assessore allo Sport, vorrebbe stringere e far sì che entro l’anno tutti gli impianti comunali – oltre una ventina – siano dotati dei salvavita. Non solo le strutture a gestione diretta, ma anche le altre, che sono la maggior parte.

Certo, bisognerebbe cominciare. Il Comune annuncerà ufficialmente oggi il nuovo piano, dopo che nel 2008 – e proprio con la denuncia della situazione da queste colonne – venne fuori il pasticcio. Dei primi di aprile la decisione dell’amministrazione di dotare di defibrillatori solo gli impianti a gestione diretta – meno di una decina -, a stretto giro di posta. Delle ultime ore la novità: si punta a distribuire tutti e 15 i salvavita, dandone alcuni anche a chi dovrebbe provvedere direttamente”.