Ottenuti primi gatti transgenici, aiuteranno a studiare l’Aids

Pubblicato il 11 Settembre 2011 - 17:10| Aggiornato il 12 Settembre 2011 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – La proteina di una medusa li rende fluorescenti, quando vengono osservati sotto la luce blu: sono i primi gatti transgenici, nel cui Dna sono stati trasferiti geni di specie diverse. Aiuteranno a combattere l’Aids, ma anche molte altre malattie fra le oltre 250 comuni a gatti e uomini. Descritti sulla rivista Nature Methods, sono stati ottenuti nell’americana Mayo Clinic di Rochester.

La fluorescenza indica che nel Dna dei gatti stanno funzionando regolarmente i nuovi geni modificati con il fattore che rende i Macachi Rhesus resistenti al virus dell’Aids. E’ un risultato senza precedenti perche’ e’ la prima volta che viene prodotta questa modificazione genetica in un carnivoro. In questo modo diventa possibile eseguire nei gatti esperimenti finora impossibili su topi e scimmie e si apre la strada alla comprensione di numerose malattie.

”Una delle cose piu’ belle di questa ricerca e’ che portera’ benefici sia alla salute umana che a quella dei felini”, spiega il responsabile del progetto, Eric Poeschla. I ricercatori hanno usato dei virus come vettori per inserire i geni che producono il fattore antivirale dei Macachi Rhesus all’interno degli ovociti di gatto. Gli ovuli sono stati poi fecondati e sono nati cosi’ tre gattini portatori della modificazione genetica (come dimostra ‘l’etichetta fluorescente’ che permette di riconoscere i nuovi geni in attivita’). Una volta adulti, i gatti transgenici saranno in grado di trasmettere alla prole i geni anti-Aids.

La tecnica, rilevano i ricercatori, non sara’ utilizzata direttamente per trattare uomini o gatti contro l’Aids, ma permettera’ di comprendere al meglio i meccanismi per sviluppare sistemi di difesa efficienti contro questa malattia.