I politici britannici al guinzaglio dei tabloid di Rupert Murdoch, ma non solo

di Licinio Germini
Pubblicato il 10 Luglio 2011 - 14:49 OLTRE 6 MESI FA

News of the World, ormai chiuso

LONDRA, GRAN BRETAGNA – Quando nel 2004 la deputata laburista Clare Short si azzardò a criticare le donnine a seno nudo che il Sun di Rupert Murdoch pubblica regolarmente in terza pagina forse non sapeva in che ti tipo di guaio si stava cacciando. Ma lo imparò presto.

”La grassa e gelosa Clare definisce pornografia la pagina 3” titolò il giornale a caratteri di scatola. Ma il bello doveva ancora venire. La direttrice del giornale a quel tempo, Rebekah Wade, riempì un autobus di modelle seminude e le inviò davanti alla casa della Short per sbeffeggiarla. Non contento, il Sun pubblicò in prima pagina un fotomontaggio della testa della Short sopra il corpo di una modella a seno nudo. E per concludere una sfilza di lettere di lettori che si dichiaravano entusiasti della pagina 3.

E’ la paura di incidenti come questi che per molto tempo ha puntellato l’inquieta collusione tra gli uomini politici britannici e i tabloid, tutti i tabloid, anche quelli meno diffusi. Per quanto possano deplorare i metodi, gli articoli e le foto dei tabloid – paparazzi in agguato, giornalisti in incognito per intrappolare le loro vitime su argomenti di sesso e illeciti finanziari, migliaia di dollari per far parlare in esclusiva le amanti dei politici e delle star dello sport, registratori nascosti e via dicendo – i politici molto raramente lo hanno denunciato pubblicamente nel timore di perdere il loro appoggio o di incorrere nella loro collera.

Ricompense politiche ai politici che lo sostenevano e severe punizioni per chi lo attaccava era il metodo di Murdoch. Ma lo scandalo delle intercettazioni che ha colpito il magnate della stampa, costringendolo a chiudere News Of The World, il tabloid più malefico e temuto, sembra aver rotto l’incantesimo, incoraggiando perfino il primo ministro David Cameron a criticare l’organizzazione di Murdoch e inducendolo a creare una commissione di studio sui metodi della stampa.

”I tabloid in Gran Bretagna, non solo quelli di Murdoch, sono molto potenti e aggressivi, come anche il Daily Mail”, dichiara John Wittingdale, un deputato conservatore che presiede il Comitato per la Cultura, i Media e lo Sport. ”Posso costruire una reputazione o distruggerla, ed è quindi ovvio che i politici stanno molto attenti”. Chi sgarra, paga. Come Cherie Blair, moglie dell’ex-primo ministro laburista Tony Blair, che è stata regolarmente torturata a mezzo stampa dal conservatore Daily Mail perchè non fece mai alcuno sforzo per ingraziarselo e perchè al giornale non piaceva il governo del marito.

Un’altra vittima dei tabloid che i laburisti ricordano ancora inorriditi è Neil Kinnock, leader del partito nei primi anni novanta. Per le elezioni generali del 1992, Kinnock era in testa rispetto all’avversario conservatore John Major, cosa che il Sun considerava una sciagura giacchè appoggiava i conservatori. Senza pensarci due volte, il Sun scatenò una virulenta campagna denigratoria contro Kinnock con una valanga di articoli in cui veniva definito inetto, logorroico, dall’aspetto goffo e perfino mentalmente instabile.

Il Sun ci andò giù in maniera estremamente pesante. Il giorno precedente le elezioni pubblicò una serie di articoli sotto il titolo ”Incubo a Kinnock Street”, e a pagina 3 la foto di una grassona a seno nudo con la didascalia ”Ecco come sarà la pagina 3 con un governo Kinnock”. Peggio che andar di notte, in prima pagina c’era un fotomontaggio di Kinnock con la testa in una lampadina col titolo: ”Se vince Kinnock per favore l’ultima persona che lascia la Gran Bretagna spenga le luci”.

Beninteso, nel mirino dei tabloid non ci sono solo i laburisti. Il tritacarne ha sempre ingoiato tutti quelli che davano fastidio. Uno di questi è stato il deputato conservatore David Mellor, membro del governo, che per anni li aveva accusati di essere ”sconsiderati, irresposabili, temerari” e auspicando la creazione di un organismo che in qualche modo li controllasse. Le bordate del News Of The World non si fecero attendere. La più possente fu quella in cui il giornale pagò 48 mila dollari all’amante di Mellor per avere tutti i dettagli, ma proprio tutti, della loro relazione, raccolti dalla donna con un mini-registratore mentre avevano rapporti sessuali di vario tipo. Lo scandalo costrinse Mellor a lasciare il governo.