Sanità in Italia, muoiono più di 11 mamme ogni 100 mila nati vivi

Pubblicato il 9 Settembre 2010 - 19:24 OLTRE 6 MESI FA

In Italia 11,9 mamme muoiono, ogni centomila nati vivi. Gli esperti la chiamano mortalità materna, che come spiega infatti Serena Donati, ricercatrice dell’Iss ”è complessa da rilevare, perché vanno valutate le conseguenze fino a 42 giorni dopo il parto. Anche gli altri Paesi che hanno fatto questa verifica sui dati hanno riscontrato percentuali di sottostima simili”.

I dati sono dell’Istituto superiore di sanità che ha stilato un rapporto annuale 2010 che evidenzia come i numeri ufficiali che si basano solo sui certificati di morte delle pazienti sottostimino ”del 75% il fenomeno”.

Lo studio ha analizzato i dati su oltre 1000 nati in cinque regioni (Piemonte, Emilia-Romagna, Toscana, Lazio e Sicilia) rappresentative di tutto il territorio nazionale, incrociando ”schede di dimissione dall’ospedale e certificati di morte”.

Lo studio ha rilevato una discreta differenza regionale da nord a sud che varia da 2 a 7 volte di più rispetto alla media nazionale. I valori più bassi sono stati registrati al Nord e in Toscana (8 morti per 100.000 nati vivi) e quelli piu’ elevati nel Lazio (13 morti per 100.000 nati vivi) e in Sicilia (22 morti per 100.000 nati vivi).

Dallo studio emerge anche che il rischio di mortalità materna raddoppia quando l’età della donna è pari o superiore ai 35 anni, che sono più a rischio ”le donne che si sottopongono al parto cesareo rispetto a quello naturale, le donne a bassa istruzione e le straniere”.

Includendo anche Piemonte e Provincia autonoma di Trento, all’Iss hanno verificato anche i casi di ”near miss”, cioè di donne arrivate vicino alla morte per complicanze legate alla gravidanza, ”per capire le cause che determinano queste morti, che sono sì eventi rari, ma comunque drammatici”. Peraltro, ricorda l’esperta, si stima che ”il 50% delle morti materne siano evitabili”. Eventi che potrebbero essere evitati ”con diagnosi tempestive o assistenza adeguata””. Le cause della morte materna sono ”per la maggior parte dirette, legate a complicazioni ostetriche”. Al primo posto si muore infatti per ”emoraggia ostetrica, la seconda causa sono le trombombolie, mentre al terzo posto ci sono i disordini ipertensivi legati alla gravidanza”.