Twitter censurerà i messaggi a costo di operare in “paesi difficili”

Pubblicato il 27 Gennaio 2012 - 11:30 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – In un post pubblicato sul blog ufficiale del social network, Twitter comunica le nuove politiche di privacy: “A partire da oggi, ci diamo la possibilità di nascondere contenuti degli utenti in uno specifico paese, pur rendendoli disponibili nel resto del mondo. Abbiamo anche pensato ad un modo di comunicare in maniera trasparente quali contenuti sono nascosti e perché”. Una scelta, quella di Twitter che rispecchia la politica del social network verso i diritti umani, la privacy e la diffusione libera delle informazioni, anche se non è così in molti paesi del mondo. Ci sono paesi infatti che hanno “differenti punti di vista” su questi temi, e il social network ci tiene ad essere accessibile in tutto il mondo anche a costo di scendere a compromessi.

Twitter quindi non nega la possibilità di limitare il suo servizio in seguito alle richieste di qualche governo oscurantista: meglio nascondere qualcosa che non utilizzare affatto Twitter in quel paese, ma se agirà così lo farà sapere agli utenti in piena trasparenza. “Non abbiamo ancora mai usato questa capacità, ma se e quando ci venisse chiesto di nascondere un tweet, tenteremo di farlo sapere all’utente, e segnaleremo con chiarezza quando il contenuto è stato trattenuto. Come parte di questa trasparenza, abbiamo esteso la nostra partnership con Chilling Effects in una nuova pagina”.

Il web, dopo la decisione di Twitter, reagisce. BoingBoing fa notare che proprio pochi mesi fa un principe saudita ha investito 300 milioni di dollari su Twitter, e che dunque la nuova politica non sarebbe una coincidenza, e, di più, uno sfregio, visto che in questi giorni ricorre l’anniversario del 25 gennaio, giorno della prima auto-convocazione degli egiziani a Piazza Tahrir. “Uno dei nostri valori di base è difendere e rispettare la voce di ogni utente. Tentiamo di tenere su il contenuto sempre e ovunque possiamo, e di essere trasparenti con gli utenti dove non possiamo. I tweet devono continuare”, scrive la compagnia nel suo blogpost, e il Guardian fa notare che la politica di Twitter è molto simile a quella che Google ha recentemente implementato, anche perché il general counsel di Twitter è quell’Alexander Macgillivray che ha elaborato la privacy policy di Twitter.