Picasso, Monet e Chagall: per le aste febbraio sarà un mese da record

Pubblicato il 8 Febbraio 2011 - 16:50 OLTRE 6 MESI FA

LONDRA – Si apre oggi, 8 febbraio, una tre giorni da record per le aste: sia Sotheby’s che Christie’s hanno in serbo per i collezionisti nomi eccellenti, e opere altrettanto valide.

La casa londinese Christie’s si prepara a lasciare il segno nel calendario delle aste di febbraio con una vendita d’eccezione che vede protagoniste opere dei più grandi artisti impressionisti, moderni e surrealisti – Gaugin, Degas, Picasso, Dalì e Magritte inclusi – per la quale si prevedono incassi tra 75 e 109 milioni di sterline.

Star dell’asta che si terra’ il 9 febbraio nella sede di King Street a St James è senza dubbio ‘Nature Morte a L’Esperance’ di Paul Gauguin, un’eccezionale natura morta con al centro un vaso di girasoli che l’artista aveva inteso come un omaggio al suo amico e collega Van Gogh e per la quale si era appositamente fatto mandare dall’Europa a Tahiti i semi dei fiori. Sullo sfondo del quadro – stimato tra 7 e 10 milioni di sterline – vengono anche riprodotti un disegno di Degas e uno studio di Puvis de Chavannes, facendo di questa tela la più interessante dei quattro ‘girasoli’ dipinti da Gauguin in questo periodo.

Altrettanto unici sono un pastello di Degas (3-5 milioni di sterline) risalente al 1896, in perfette condizioni e firmato, che ritrae due ballerine con colori vivi, freschi ed esplosivi ed un Picasso del 1901, ‘Sur l’imperiale traversant la Seine’ in cui l’artista ancora nel bel mezzo di una fase di esplorazione e ricerca artistica, ritrae un gruppo di persone sedute in cima ad una corriera, mentre attraversano un ponte sulla Senna. L’opera fa parte di un gruppo di quattro che verranno vendute dall’Art Institute of Chicago tra le quali (oltre a un altro Picasso e un Matisse) spicca anche una natura morta di George Braque, valutata tra 3,5 e 5,5 milioni di sterline.

L’asta d’arte impressionista e moderna (per la quale sono previsti incassi fino a 80 milioni di sterline) verrà subito seguita quella surrealista, 32 lotti con una stima iniziale di 19 milioni di sterline, la più alta per qualsiasi asta d’arte surrealista tenuta finora. A spiccare qui sono una monumentale tela di Magritte, intitolata L’Aimant (3,5-5,5 milioni), ed un significativo studio di Dalì, ‘Etude pour ‘Le miel est plus doux que le sang”(2-3 milioni), uno dei primi quadri in stile surrealista, contenente elementi del cinema di Bunuel e dell’arte di Max Ernst. All’asta del 9 febbraio seguirà, nella giornata successiva, la vendita di una serie di disegni di grandi artisti impressionisti e moderni e di opere di artisti minori della stessa epoca.

Si attende un febbraio milionario anche da Sotheby’s, sempre a Londra: in tre aste nella prima metà del mese, la sede di Bond Street della celebre casa si prepara a battere all’incanto una serie di capolavori da record, a partire da un Picasso valutato tra 12 e 18 milioni di sterline nell’asta di opere impressioniste e moderne dell’8 febbraio, per chiudere con Gerhard Richter stimato tra 5 e 7 milioni nell’asta di di arte contemporanea del 15 febbraio. E poi anche Monet, Renoir e Manet; Modigliani, Bacon e Miro’; Freud, Hockney e Weiwei.

Realizzato nel gennaio del 1932 La Lecture – il quadro di Picasso per il quale si attende una gara all’ultima offerta da capogiro – ha un grande valore non solo artistico ma anche biografico. L’artista lo dipinse infatti a pochi giorni di distanza da una delle sue opere più celebri, La Reve, e come in quest’ultima Picasso ebbe il coraggio di mettere al centro dell’opera la sua musa ed amante Marie-Therese Walter, che aveva conosciuto nel 1927 quando lei aveva solo 17 anni, e di svelare così al mondo il suo amore per la giovane modella, nonostante lui fosse ancora sposato con la ballerina Olga Khokhlova conosciuta mentre era in tour con i balletti russi di Diaghilev.

Attesissima all’asta è anche una scultura – alta più di due metri e dipinta a mano – di Marino Marini, ‘L’Idea del Cavaliere’ stimata tra 3,7 e 4,5 milioni di sterline e per la quale, come afferma Helena Newman di Sotheby’s Europa, è attesa un’altra vendita da record. ”Lo scorso febbraio da Sotheby’s a Londra è stata pagata la cifra record di 65 milioni di sterline (il prezzo più alto mai pagato per un’opera d’arte venduta all’asta, ndr) per L’Homme qui marche I di Giacometti. A partire da questo, e considerato il successo dell’arte impressionista e moderna nel resto dell’anno, siamo felici di presentare opere in grado di soddisfare i gusti di un mercato globale in espansione”, ha detto la Newman.

Non stupisce dunque che due altre opere di Giacometti siano finite nel catalogo dell’asta di quest’anno: un busto in bronzo del fratello Diego (3,5-5 milioni di sterline) al quale si accompagna un ritratto in olio su tela del medesimo soggetto (3-5 milioni) e un ritratto della moglie (2-3 milioni), parte della vendita all’asta di una stupenda collezione privata, in calendario per l’11 febbraio.

Il lotto più atteso di questa vendita è certamente un trittico di Francis Bacon in cui l’artista ritrae l’amico e pittore Lucian Freud (7-9 milioni) del quale verrà battuto anche un autoritratto (600.000-800.000 sterline). Di enorme interesse sono anche una serie di quadri commissionati dalla famiglia di collezionisti privati a Marc Chagall per la sala da pranzo della loro residenza: due opere di tema biblico – Bethsabee e David, entrambe valutate tra 3,5 e 5 milioni di sterline – alle quali si aggiungono due dipinti dedicati alla danza e alla musica La Danse e La Musique, stimati tra 2 e 3 milioni.

La carrellata di febbraio si chiuderà con l’asta di arte contemporanea, in programma per il giorno 15. Oltre al Abstraktes Bild di Richter, Sotheby’s batterà anche un quintale dei semi di porcellana dell’artista cinese Ai Weiwei, identici a quelli che compongono l’enorme installazione presso la Tate Modern di Londra. Nella lista delle opere una grande proporzione è stata realizzata da britannici – tra cui David Hockney, Anish Kapoor, Chris Ofili, Antony Gormley Bridget Riley, Frank Auerbach – riflettendo il grande successo commerciale che gli artisti del Regno Unito hanno riscosso nell’ultimo anno.