REGGIO CALABRIA – Riapre sabato 21 dicembre la sala dei Bronzi di Riace del Museo nazionale di Reggio Calabria. Ad inaugurarla saranno il ministro dei Beni e delle attività culturali, Massimo Bray, e il presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti. L’apertura è fissata alle 16.30.
Alla velocità della luce, dopo l’ultimazione del restauro conservativo dei Bronzi di Riace, riapre il Museo. L’apertura al pubblico riguarderà inizialmente un piano del monumentale Museo Nazionale della Magna Grecia, progettato negli anni ’30 da Marcello Piacentini. Intanto si lavora al riallestimento totale della struttura, che sarà pronta entro aprile 2014.
Ci sarà poi il riallestimento della piazza antistante, con i lavori già finanziati con fondi europei (10 milioni da spendere entro il 2015). La riapertura del Museo è, a tutti gli effetti, una delle notizie più attese nel mondo culturale e, a Reggio Calabria, è stata accolta con grande commozione. E’ fortemente soddisfatto il Ministro Bray il quale, sin dal suo insediamento, ha dato una forte accelerazione per l’ultimazione dei lavori di ristrutturazione del Museo ed il trasferimento dei Bronzi.
“I Bronzi di Riace – ha detto Bray – dopo quattro anni di restauro tornano al Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria. Si tratta del ritorno all’esposizione di un patrimonio culturale della Calabria, ma anche dell’intera umanità”. Secondo il presidente Scopelliti, la Calabria “può mettere in mostra la sua vera natura: quella culturale. E’ l’inizio della rinascita”. I Bronzi di Riace erano rientrati 12 giorni fa nel Museo nazionale di Reggio Calabria dopo un restauro durato quattro anni in un laboratorio, visibile ai visitatori, allestito appositamente in una sala della sede del Consiglio regionale della Calabria.
Dopo la delicata operazione per riportare i due guerrieri nel museo, cui ha assistito il ministro Bray, i tecnici hanno lavorato per rimettere in piedi le due statue. I due bronzi sono stati issati su speciali piedistalli a più strati, con una prima parte ancorata al pavimento sulla quale poggiano quattro sfere di marmo sopra le quali è stato fissato il basamento con il guerriero. E’ stato poi aggiunto un sistema di contrappesi per bilanciare la statua. Si tratta di una struttura sperimentale fortemente italiana anche nella scelta del materiale, che e’ marmo di Carrara.