Igor Mitoraj è morto. Scultore, trasformò Pietrasanta in una “piccola Atene”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 6 Ottobre 2014 - 15:59 OLTRE 6 MESI FA
Igor Mitoraj è morto. Scultore, trasformò Pietrasanta in una "piccola Atene"

Un’opera di Igor Mitoraj

PIETRASANTA (LUCCA) – E’ morto a Parigi Igor Mitoraj, lo scultore dei giganti feriti che con le sue opere ha trasformato Pietrasanta (Lucca) in una “piccola Atene”. 

Polacco, nato a Oederamn nel 1944 da madre polacca e padre francese, Mitoraj nel ’45 sopravvisse al bombardamento di Dresda con la madre, che, finita la seconda guerra mondiale, decise di ritornare vicino a Cracovia. Dopo aver frequentato il Liceo Artistico a Bielsko-Biala, nel 1963 iniziò a studiare pittura all‘Accademia di Belle Arti di Cracovia, dove ebbe come insegnante Tadeusz Kantor.

Nel 1968 si trasferì a Parigi, per iscriversi all’Ecole National Supérieur des Beaux-Arts. Nei primi anni ’70 sviluppò un forte interesse per le antiche culture sudamericane e rimase in Messico per un anno.

Nel 1976 la sua prima personale presso la Galleria “La Hune” a Parigi: da allora si è dedicato esclusivamente alla scultura aprendo uno studio a Parigi. Negli stessi anni ricevette il “Prix de la Sculpture” a Montrouge ed il Ministro francese per la Cultura gli mise a disposizione uno studio al Bateau Lavoir di Montmartre. Nel 1979 il suo arrivo a Pietrasanta, dove lo scultore si è stabilito nel 1983, aprendo uno studio e alternando la sua permanenza toscana a soggiorni a Parigi.

Nel 1994 donò alla città di Pietrasanta “Il Centauro”, nella piazza omonima. E’ in quell’occasione che l’allora Ministro ai Beni Culturali Antonio Paolucci definì felicemente Pietrasanta “Piccola Atene”. Nel ’98 ha disegnato e affrescato la sala del Consiglio Comunale di Pietrasanta, e nel 2001 è stato insignito insignito della cittadinanza onoraria.

Commosso il commento del sindaco di Pietrasanta, Domenico Lombardi:

“Sono profondamente colpito. Igor è stato un grande artista del nostro secolo e Pietrasanta sentirà la sua mancanza. Amato follemente dal pubblico e dalla critica, talvolta discusso, ma sempre protagonista, con la sua generosità, delle vicende artistiche di Pietrasanta”.