Kiev cancella, Terni riscrive: storia di un muro e di due culture

di Redazione Blitz
Pubblicato il 10 Settembre 2013 - 15:24| Aggiornato il 26 Settembre 2013 OLTRE 6 MESI FA
Il murales dipinto a Terni

Il murales dipinto a Terni

ROMA – Un murales censurato una notte a Kiev, a colpi di vernice nera, perché giudicato niente meno che critico verso il governo. Un altro murales, dello stesso artista ucraino, che ha preso vita a Terni. Stavolta come riflessione sulla libertà d’espressione.

Il Comune della città umbra e l’associazione culturale  4start hanno ospitato Volodymyr Kuznetsov . L’artista ha così realizzato un murales che si estende sull’intera facciata del nuovo centro “La Casa delle Musiche” del Comune di Terni.

L’Associazione culturale 4start infatti, appresa la notizia della censura, ha subito contattato l’Artista e, grazie al sostegno del Comune di Terni e dell’Assessore Simone Guerra, gli ha proposto di lavorare su quello che sarà, a breve, un importante edificio di aggregazione giovanile a Borgo Bovio, quartiere storicamente operaio della cittadina umbra.

La notte del 25 luglio 2013 a Kiev, in Ucraina, l’opera di Kuznetsov, un murales 11 metri per 5, è stato completamente oscurato con della pittura nera. Autrice della censura la nuova direttrice del museo di Mystetskyi Arsenal di Kiev, Natalia Zabolotna. Aveva commissionato lei stessa l’opera all’artista per la mostra che avrebbe inaugurato il giorno seguente e al cui vernissage avrebbe partecipato anche il Presidente Viktor Yanukovych. L’opera censurata dal titolo “Il giorno del giudizio” era una critica alla corruzione politica ed istituzionale del Paese ma non è stata evidentemente apprezzata. “Non si può criticare la Patria così come non si può criticare la madre”, è quanto ha dichiarato alla stampa la Direttrice del Museo.

Volodymyr ha realizzato a Terni un’opera dal titolo “Noi che aspettiamo l’arrivo del giorno”, un omaggio ai giovani italiani. Un’opera che attraverso un linguaggio che alterna la narrazione al simbolismo, dà vita ad un luogo a cavallo tra la realtà e il sogno, tra il giorno e la notte, tra il visibile e l’invisibile, dove coabitano personaggi delle fiabe, delle leggende con continui richiami alla realtà. L’opera è il risultato di tre giorni di vera condivisione: al suo arrivo infatti Volodymyr ha trovato ad aspettarlo 4 artisti ternani che lo hanno assistito per tutta lavorazione, mentre i bambini del quartiere si affacciavano incuriositi ripetendo le frasi in inglese che sentivano pronunciare da Volodymyr.

Il complesso residenziale che vi sorge davanti è nato come progetto unico insieme alla Case delle Musiche ed è abitato da numerose famiglie di diversa nazionalità: italiani, rumeni, albanesi…Un perfetto esempio di vera integrazione.