“La Bella Principessa di Leonardo è mia”: falsario confessa

di Redazione Blitz
Pubblicato il 1 Dicembre 2015 - 11:03 OLTRE 6 MESI FA
"La Bella Principessa di Leonardo è mia": falsario confessa

“La Bella Principessa di Leonardo è mia”: falsario confessa

ROMA – Il falsario inglese Shuan Greenhalgh ha confessato in un libro di memorie di esser lui l’autore del dipinto “la Bella principessa” attribuita a Leonardo Da Vinci. Se il “genio” plagiario di Greenhalgh è più che riconosciuto (compresi i 4 anni e 8 mesi di carcere che interruppero la sua carriera nel 2007), è anche chiaro che non si può prendere tutto quello che afferma per oro colato.

Vittorio Sgarbi, uno di coloro che hanno contribuito, pretende ad esempio “la prova di averlo veramente dipinto, se no si potrebbe anche pensare a una vendetta o a una pubblicità per il suo nuovo libro”. Greenhalgh in effetti qualche prova l’ha fornita: “Ho usato una pergamena del 1587 e l’ho ruotata di 90 gradi per imitare la mano di un mancino”.

I connoiseur in sede di attribuzione avevano rilevato invece una impronta digitale di Leonardo. Ma Greenhalgh, che come modello del suo ritratto scelse Sally, cassiera del supermercato di Bolton e nemesi storica della figlia di Ludovico il Moro sposa precocemente dipartita di Galeazzo Sanseverino, ne ha fatti fessi parecchi. Il dipinto, asceso al prezzo iperbolico di 150 milioni era stato rinvenuto insieme a un codice conservato a Varsavia: a sponsorizzarne l’autenticità Martin Kemp insieme allo stesso Sgarbi.

Prima di loro il museo di Bolton acquistò per 600mila euro una scultura della principessa Amarna, figlia di Nefertiti ed Akhenaton. Il museo di Chicago un fauno attribuito a Gaugin. Anche Bill Clinton si è fatto abbindolare aggiudicandosi un busto del predecessore Thomas Jefferson. I guai arrivarono per problemi di grafia, di errata copiatura: quella della scrittura cuneiforme su tre rilievi nientemeno che di epoca assira provenienti dal palazzo di Sennacherib: il British Museum quasi ci casca, una ulteriore verifica scopre gli errori di ortografia.