Leonardo da Vinci, recuperata una ciocca di capelli. “Ora dal suo Dna arriveremo ai discendenti”

di redazione Blitz
Pubblicato il 29 Aprile 2019 - 13:53 OLTRE 6 MESI FA
Leonardo da Vinci, recuperata una ciocca di capelli. "Ora dal suo Dna arriveremo ai discendenti"

Leonardo da Vinci, recuperata una ciocca di capelli. “Ora dal suo Dna arriveremo ai discendenti”

FIRENZE – Trovata una ciocca di capelli di Leonardo da Vinci: “Ci permetterà di procedere nella ricerca del suo Dna”. L’annuncio arriva da Alessandro Vezzosi, studioso del Genio di Vinci e direttore del Museo ideale Leonardo da Vinci, e dalla storica Agnese Sabato, presidente della Leonardo da Vinci Heritage.

“Il reperto storico della ciocca di capelli – spiega Vezzosi -, che fino a questo momento era rimasto nel segreto di una collezione americana, verrà esposto in anteprima mondiale, insieme a documenti che ne dimostrano l’antica provenienza francese” alla mostra a Vinci ‘Leonardo vive’, al via il 2 maggio.

 

Questi capelli, noti anche come Les Cheveux de Leonardo da Vinci, sono “l’elemento che mancava per dare ulteriore concretezza scientifica alle nostre ricerche storiche – aggiunge la studiosa Agnese Sabato – Grazie alle analisi genetiche su questo reperto, che saranno incrociate con gli esami sul Dna dei discendenti viventi e delle sepolture che abbiamo individuato negli ultimi anni, è ora possibile fare verifiche per la ricerca del Dna del genio, anche in rapporto alla tomba di Leonardo ad Amboise”.

 

Un’altra scoperta avvenuta nel cinquecentenario della morte di da Vinci è quella della cosiddetta Gioconda nuda del Museo Ideale, ovvero una copia della Monna Vanna conservata nel castello di Chantilly, a nord di Parigi, e datata attorno al 1503, stesso anno in cui Leonardo cominciò a lavorare alla più celebre Gioconda.

 

“I nostri esami scientifici hanno evidenziato che nel dipinto del Museo Ideale sono presenti fori per il riporto corrispondenti esattamente a quelli del Cartone del Museo Condè di Chantilly, attribuito ora allo stesso Leonardo e al suo atelier”, ha spiegato all’AdnKronos Maurizio Seracini di Editech, autore della ricerca della perduta Battaglia di Anghiari in Palazzo Vecchio a Firenze. (Fonti: Ansa, AdnKronos)