Leonardo da Vinci/ in mostra a Roma la mente del Genio

Pubblicato il 2 Maggio 2009 - 16:00| Aggiornato il 9 Dicembre 2011 OLTRE 6 MESI FA

«Ragiona per frammenti. Morde e fugge_ e tocca un argomento e subito lo abbandona per parlare di altro. Nello sforzo di comprensione delle cose, la sua mente non segue sempre un procedimento lineare: procede per intuizioni».

Lo dice in un’intervista, curata da Simona Maggiorelli sul settimanale ‘Left’, il direttore dell’Istituto e del Museo di Storia della Scienza, Paolo Galluzzi, uno degli artefici della mostra ‘La mente di Leonardo’,  visitabile sino al 30 agosto al Museo Nazionale di Palazzo Venezia di Roma, a quanto riporta l’Agi.

Subito viene messo in chiaro l’obiettivo della mostra: «non fare Leonardo a fette, ma mostrarlo tutto intero; non puntare l’obiettivo su ciò che osservava – spiega Galluzzi – quanto cercare di capire come funzionava il suo pensiero».

E di Leonardo saranno presentati tre disegni inediti appartenenti ad una collezione privata e mai esposti prima che recano testimonianza della scenografia e della macchina teatrale che ideò nel 1508, per una messinscena milanese dell’Orfeo di Poliziano. E per la quale realizzò una articolata macchina scenica che riportava Plutone, il dio degli inferi in questo mondo.

Dipinti che testimoniano l’impegno di Leonardo su il tema della ‘Leda e il cigno’, che si legava a un progetto più ampio sull’ibridazione fra uomo ed animale e sulla sessualità naturalistica.

«Un tema mitologico pagano, quello della Leda e il cigno, che già ci introduce a un tratto originale di Leonardo – osserva Galluzzi – la sua insofferenza verso dio e la teologia, documentati in vari passaggi dei suoi scritti».

«Leonardo – prosegue Galluzzi – non era vicino alle forme di riflessione tipica del pensiero religioso tradizionale. Aveva una sua religiosità intesa come ammirazione per la natura come come forza fisica esplosiva, ma anche come forza vitale, come carica».