La Mona Lisa di Isleworth è forse una prima versione del capolavoro di Leonardo

Pubblicato il 26 Settembre 2012 - 11:10 OLTRE 6 MESI FA
La Mona Lisa di Isleworth

GINEVRA, SVIZZERA – Esperti d’arte affermano di aver scoperto una prima versione della Mona Lisa precedentemente dipinta da quella di Leonardo da Vinci ed esposta al Louvre di Parigi, a quanto riferisce il Daily Mail. Il dipinto, chiamato la Mona Lisa di Isleworth, è stato scoperto dal collezionista d’arte Hug Blaker a Isleworth, un sobborgo di Londra poco prima prima l’inizio della Prima Guerra Mondiale.

Sebbene leggermente più grande del famoso ritratto leonardesco, la donna nel dipinto trovato a Isleworth divenne famosa per la sua impressionante somiglianza a Lisa del Giocondo, suscitando annosi dibattiti diretti ad accertare se Blaker aveva trovato una copia precedente alla Mona Lisa.

Ora, quansi un secolo più tardi, la Mona Lisa Foundation di Zurigo, un’organizzazione senza scopi di lucro, ha annunciato che rivelerà ”prove storiche, scientifiche e comparative” tali da confermare che il controverso tesoro è di fatto opera del genio del sedicesimo secolo. La Fondazione esporrà anche i risultati delle ricerche del professor Alessandro Vezzosi, direttore del suo museo d’arte a Vinci e del professore emerito Carlo Pedretti presso il Centro Armand Hammer all’universià della California.

E’ indubbio che la tesi degli esperti sulla Mona Lisa di Isleworth verrà accolta con pareri dissenzienti. Martin Kemp, storico dell’arte a Oxford, ha già smentito l’idea che quel dipinto rappresenta una versione più giovane della modella leonardesca. ”Sembra in effetti più giovane perchè probabilmente – ha dichiarato – il copista, ed io sono convinto che sia una copia dipinta anni dopo l’opera di Leonardo, ha scelto di rappresentare in quel modo”.

La Mona Lisa di Isleworth, un tempo posseduta da Henry Pulitzer, collezionista d’arte e proprietario di gallerie, è rimasta chiusa in una cripta dopo essere stata acquistata da un gruppo anonimo 40 anni fa. Il dipinto verrà esposto al pubblico a Ginevra venerdi da un consorzio svizzero convinto della sua autenticità, e sarà svelato dal campione di scacchi Anatoly Karpov.