Morto Giovanni Lilliu: il ricordo di Siddi

Pubblicato il 20 Febbraio 2012 - 20:58 OLTRE 6 MESI FA

CAGLIARI – ''Con la morte, a 98 anni, del prof. Giovani Lilliu, uno dei maggiori maestri di archeologia preistorica del mondo e accademico dei Lincei, scompare anche una delle figure piu' illustri del pubblicismo italiano contemporaneo''. Cosi' il segretario della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Franco Siddi, sulla scomparsa dell'archeologo sardo.

''Massimo studioso della Civilta' nuragica, scopritore della reggia di Barumini, suo paese natale – afferma Siddi – ai cui scavi partecipo' non solo con la sapienza degli studi ma attivamente nell'opera di paziente rivolgimento della terra di una collina che nel suo seno nascondeva il piu' grande complesso nuragico del Mediterraneo, Lilliu ha reso al mondo il senso di una storia d'identita' millenaria. La grandezza della sua opera e' in quegli scavi e nell'immensa produzione di documenti, scritti, saggi che ne fanno uno dei padri di patria sarda d'oggi, un vero federalista d'Italia e d'Europa del Novecento, segnatamente degli ultimi ottanta anni. Pubblicista naturale, oltre che accademico di immenso prestigio, agli studi e alle ricerche ha unito un'opera divulgativa straordinaria, alimentando su piu' testate pagine di storia e cultura e il dibattito delle idee. Nel 1983 questa sua attivita' venne riconosciuta con l'iscrizione all'albo dei giornalisti quale pubblicista e subito dopo al sindacato di categoria, verso il quale fino alla morte – conclude Siddi – ha mantenuto l'adesione come forma di solidarieta' nei confronti di una professione chiamata a lavorare su e per la liberta'. A Giovanni Lilliu la Fnsi rende omaggio grato''.